venerdì 18/07/2025 • 06:00
Il Decreto Correttivo, approvato il 14 luglio 2025 dal CdM, introduce modifiche alla Global Minimum Tax, con nuovi limiti su QDMTT safe harbour, sanzioni e trattamento delle imposte anticipate. Rafforzate anche le regole sugli aiuti di Stato e la definizione di imposte rilevanti.
Modifiche alla disciplina della Global Minimum Tax
Il Decreto Correttivo, approvato dal CdM in via preliminare, propone alcune rettifiche alla disciplina dell'imposta minima globale introdotta in Italia con il D.Lgs. 209/2023, in recepimento della Direttiva (UE) 2022/2523. Il regime, si ricorda, sulla base dei principi elaborati dall'Inclusive Framework dell'OCSE/G20 sul BEPS, stabilisce l'introduzione di un livello minimo di imposizione diretta pari al 15% per i gruppi multinazionali o nazionali di imprese di più rilevanti dimensioni.
Le modifiche proposte intervengono sulle seguenti aree (art. 7 del Decreto Correttivo):
È previsto tuttavia un periodo di tolleranza (c.d. grace period), per garantire la certezza giuridica rispetto ad accordi o modifiche intervenuti dopo il 30 novembre 2021 e prima del 18 novembre 2024, nel limite dei due esercizi successivi e per un importo massimo del 20% dell'importo delle imposte anticipate originariamente iscritte in bilancio, ricalcolato alla più bassa tra l'aliquota minima di imposta e l'aliquota dell'imposta nazionale applicabile.
Infine, il Decreto Correttivo prevede l'inserimento, nel n. 33-bis dell'Allegato A del D.Lgs. 209/2023, della nozione di imposte rilevanti semplificate, definite come le imposte sul reddito di un Paese riportate nella voce “imposte” dei rendiconti qualificati del gruppo, al netto degli importi che non rappresentano imposte rilevanti e delle posizioni fiscali incerte. I rendiconti finanziari qualificati sono definiti come i rendiconti utilizzati per la predisposizione del bilancio consolidato da parte della controllante capogruppo, i bilanci o rendiconti separati delle imprese predisposti in base a principi contabili conformi o autorizzati o, nel caso di un'impresa che non viene consolidata linea per linea a causa delle sue dimensioni o in base al principio di rilevanza, i bilanci predisposti dalla stessa ai fini del Country-by-Country Reporting.
Disciplina degli aiuti di Stato
Ulteriori disposizioni in materia di fiscalità internazionale sono contenute nell'art. 6 del Decreto Correttivo che modifica l'art. 4 D.Lgs. 209/2023, riguardante le disposizioni in materia di incentivi fiscali compatibili con la disciplina europea degli aiuti di Stato. Con tale modifica si chiarisce che tali disposizioni riguardano esclusivamente le misure fiscali che costituiscono aiuti di Stato, ai sensi dell'art. 107 Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e non anche quelli di carattere generale. Inoltre, viene utilizzato il più generico termine “misure fiscali”, in sostituzione del termine “incentivi” contenuto nelle già menzionate norme, per ricomprendere anche gli aiuti aventi finalità diverse (ad esempio, i ristori concessi a fronte dei danni provocati da calamità naturali).
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Maria Eugenia Palombo
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