venerdì 11/07/2025 • 15:03
La Commissione europea ha ricevuto la versione finale del codice di buone pratiche sull'IA per finalità generali, che entrerà in vigore il 2 agosto 2025. Il codice è progettato per aiutare l'industria a conformarsi alle norme della legge sull’intelligenza artificiale.
redazione Memento
La Commissione Europea ha ricevuto la versione finale del codice di buone pratiche sull'intelligenza artificiale (IA) per finalità generali, uno strumento volontario sviluppato da 13 esperti indipendenti, con il contributo di oltre 1 000 parti interessate, tra cui fornitori di modelli, piccole e medie imprese, accademici, esperti di sicurezza dell'IA, titolari dei diritti e organizzazioni della società civile.
Il codice è concepito per aiutare l'industria a conformarsi alle norme del regolamento sull'IA relative all’IA per finalità generali, che entrerà in vigore il 2 agosto 2025. Le norme diventano applicabili dall'ufficio per l'IA della Commissione un anno dopo per quanto riguarda i nuovi modelli e due anni dopo per quanto riguarda i modelli esistenti. Ciò mira a garantire che i modelli di IA per finalità generali immessi sul mercato europeo, compresi quelli più potenti, siano sicuri e trasparenti.
Il codice si compone di tre capitoli: trasparenza e diritto d'autore, entrambi rivolti a tutti i fornitori di modelli di IA per finalità generali, e sicurezza, pertinenti solo per un numero limitato di fornitori dei modelli più avanzati.
Poiché i modelli di intelligenza artificiale di uso generale costituiscono la base di molti sistemi di IA nell’UE, l’AI Act aiuta i fornitori a garantire un livello sufficiente di trasparenza. Questo permette ai fornitori di integrare tali modelli nei propri prodotti.Il capitolo sulla trasparenza del Codice offre un Modulo di Documentazione del Modello di facile utilizzo, che consente ai fornitori di raccogliere facilmente tutte le informazioni necessarie in un unico luogo.
Il capitolo sul diritto d’autore del Codice offre ai fornitori soluzioni pratiche per adottare una politica conforme alla normativa europea sul diritto d’autore.
Alcuni modelli di intelligenza artificiale di uso generale potrebbero comportare rischi sistemici, come rischi per i diritti fondamentali e la sicurezza, inclusa la riduzione delle barriere allo sviluppo di armi chimiche o biologiche, oppure rischi connessi alla perdita di controllo sul modello. L’AI Act impone ai fornitori di modelli di valutare e mitigare tali rischi sistemici. Il capitolo sulla sicurezza contiene pratiche allo stato dell’arte rilevanti per la gestione dei rischi sistemici.
Una volta che il codice sarà approvato dagli Stati membri e dalla Commissione, i fornitori di modelli di IA per finalità generali che firmano volontariamente il codice saranno in grado di dimostrare la conformità ai pertinenti obblighi del regolamento sull'IA aderendo al codice. In tal modo, i firmatari beneficeranno di un onere amministrativo ridotto e di una maggiore certezza del diritto rispetto ai fornitori che dimostrano la conformità in altri modi.
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