venerdì 04/07/2025 • 06:00
La Risposta del Ministero del Lavoro del 24 giugno 2025, pubblicata sul sito dell'URP ministeriale, è l'ultima di una serie di chiarimenti resisi necessari a causa delle criticità applicative e interpretative incontrate dalla nuova norma sulle dimissioni per fatti concludenti: ricapitoliamoli dall'inizio.
Ascolta la news 5:03
L'art. 19 L. 203/2024 (cd. Collegato Lavoro), rubricato “Norme in materia di risoluzione del rapporto di lavoro”, ha colmato il vuoto normativo relativo alla garanzia di autenticità delle dimissioni, che ha permesso a numerosi lavoratori di abusare del sistema per ottenere la NASpI, assentandosi in modo illegittimo senza che tale comportamento potesse essere considerato una forma tacita di dimissioni volontarie.
L'applicazione concreta della norma ha evidenziato talune criticità operative e interpretative, tali da rendere necessari specifici approfondimenti. A tal fine, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è intervenuto fornendo indicazioni e chiarimenti destinati a orientare correttamente prassi e comportamenti. In questa sede si esaminano le novità più recenti emerse da tali interventi.
La previsione normativa
L'art. 19 del Collegato Lavoro ha previsto una modifica all'art. 26 del D.Lgs. 151/2015, che disciplina la normativa in materia di dimissioni volontarie e risoluzione consensuale. Più nel dettaglio, dopo il comma 7, è stato previsto l'inserimento del comma 7-bis attraverso cui viene disposto che “In caso di assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine pre visto dal contratto collettivo nazionale di lavoro applicato al rapporto di lavoro o, in mancanza ...
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
La sentenza del Tribunale di Trento 5 giugno 2025 n. 87 chiarisce il regime di operatività delle nuove dimissioni per fatti concludenti: in quanto non retroattive..
Approfondisci con
Il Collegato lavoro ha introdotto una forma di risoluzione del rapporto, a impulso datoriale, in caso di assenza ingiustificata del lavoratore che non renda noti i motivi dell’assenza. Il procedimento coinvolge l’INL, c..
Francesca Chietera
- Avvocato in MateraRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.