Consulenza giuridica su questioni fiscali: approvate le disposizioni applicative

È stato pubblicato il DM MEF 24 giugno 2025 che regolamenta la consulenza giuridica fornita dall'Amministrazione finanziaria, ai sensi dell'art. 10-octies Statuto dei diritti del contribuente. La consulenza giuridica, secondo il decreto, consiste nell'attività interpretativa volta a chiarire problematiche fiscali di interesse generale che non riguardano casi concreti di singoli contribuenti.

Possono presentare istanza associazioni sindacali e di categoria, ordini professionali, enti pubblici e privati, regioni, enti locali e amministrazioni dello Stato. 

L'istanza deve contenere:

• i dati identificativi del richiedente e, se presente, del suo legale rappresentante, con codice fiscale, sede legale e/o domicilio fiscale, numero di telefono, indirizzo PEC e, per enti non residenti, anche l'indirizzo email ordinario;
• una descrizione dettagliata della questione fiscale di carattere generale;
• le norme tributarie specifiche su cui si riscontra incertezza interpretativa;
• l'indicazione chiara della soluzione proposta alla questione, con una breve motivazione a supporto;
• la firma del richiedente o del legale rappresentante, oppure del procuratore generale o speciale incaricato ai sensi dell'art. 63 DPR 600/73; in caso di procura non inserita nell'istanza, questa deve essere allegata.

È prevista la possibilità di integrare documentazione su richiesta dell'Amministrazione.

La risposta deve essere fornita entro 120 giorni dalla ricezione, con sospensioni nei periodi estivi e in caso di richiesta di pareri ad altre amministrazioni. Le istanze sono dichiarate inammissibili se mancano i requisiti o se riguardano casi non di rilevanza generale o già risolti da prassi precedenti.

Le risposte dell'Amministrazione non sono vincolanti per i contribuenti e non incidono su termini e scadenze fiscali.

Le nuove regole si applicano alle istanze presentate dopo la pubblicazione dei provvedimenti attuativi da parte delle Agenzie fiscali e del Ministero dell'economia e delle finanze. Il decreto chiarisce che non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica dall'attuazione delle nuove disposizioni.

Fonte: DM MEF 24 giugno 2025