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venerdì 20/06/2025 • 06:00

Fisco ALIQUOTE MAGGIORATE PER ABITAZIONI PRINCIPALI

Bonus edilizi 2025: detrazione al 50% per ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus

In tema di bonus edilizi, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito le modifiche introdotte dalla Legge di bilancio 2025 relativamente a: detrazioni per Ecobonus, Sismabonus e Superbonus, rimodulazione della durata delle detrazioni, aliquote maggiorate per abitazioni principali e ripartizione decennale delle spese (Circ. AE 19 giugno 2025 n. 8).

di Andrea Mifsud - Avvocato patrocinante presso la Corte di Cassazione

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  • Tempo di lettura 3 min.
  • Ascolta la news 5:03
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La Circ. AE 19 giugno 2025 n. 8 illustra le prime indicazioni operative relative alle modifiche introdotte dalla Legge di bilancio 2025 in tema di bonus edilizi. Detrazione al 50% per ristrutturazioni edilizie, Ecobonus e Sismabonus per le spese sostenute nel 2025 sull’unità adibita ad abitazione principale.

Detrazioni per Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni

A partire dalle spese sostenute nel 2025, le aliquote delle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus), recupero del patrimonio edilizio e Sismabonus subiscono una riduzione rispetto agli anni precedenti.

In particolare:

1) Ecobonus:

  • 36% per le spese 2025;
  • 30% per le spese 2026-2027;
  • 50% (2025) e 36% (2026-2027) per interventi su abitazione principale da parte di proprietari o titolari di diritti reali.

2) Bonus ristrutturazioni (art. 16 TUIR):

  • 36% (2025);
  • 30% (2026-2027);
  • 50% (2025) e 36% (2026-2027) per l'abitazione principale. Il limite massimo di spesa resta di 96.000 euro per unità immobiliare.

3) Sismabonus:

  • 36% (2025);
  • 30% (2026-2027);
  • 50% (2025) e 36% (2026-2027) se l'intervento riguarda l'abitazione principale.

Per tutti gli interventi in corso (avviati entro il 31 dicembre 2024), la detrazione già fruita continuerà a essere valida, ma le nuove spese dovranno adeguarsi ai nuovi limiti e alle nuove aliquote.

Superbonus: dal 2025 agevolazione al 65%.

La Legge di bilancio 2025 stabilisce che il Superbonus per le spese sostenute nel 2025 sarà ridotto al 65%, ma con una importante condizione, la detrazione sarà concessa solo per i lavori già avviati alla data del 15 ottobre 2024.

In pratica:

  • per i condomini: è necessario che al 15 ottobre 2024 sia stata deliberata l'esecuzione dei lavori e presentata la CILA.
  • per interventi su edifici da demolire e ricostruire: deve essere stata presentata l'istanza per il titolo abilitativo entro la stessa data.

Inoltre, la ripartizione delle spese agevolate avverrà obbligatoriamente in 10 quote annuali per tutte le spese sostenute dal 2024 in poi.

Rateizzazione opzionale per il Superbonus 2023

La Circolare in oggetto chiarisce che per le spese Superbonus sostenute nel 2023 il contribuente può scegliere di suddividere l'importo in 10 rate annuali di pari importo, tramite la presentazione di una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025.

Se dalla dichiarazione emergesse un maggiore debito d'imposta, l'importo dovrà essere versato entro i termini per il saldo delle imposte 2024.

Questa opzione è irrevocabile e richiede un'attenta valutazione della propria situazione fiscale.

Stop alle caldaie a combustibili fossili

Conformemente alla direttiva UE 2024/1275, dal 2025 non sono più incentivabili:

  • le caldaie a condensazione alimentate esclusivamente da combustibili fossili;
  • i generatori d'aria calda a condensazione alimentati da combustibili fossili.

Restano invece inclusi nell'incentivazione fiscale:

  • microcogeneratori (anche se a combustibili fossili);
  • generatori a biomassa;
  • pompe di calore ad assorbimento a gas;
  • sistemi ibridi pompa di calore + caldaia a condensazione preassemblati in fabbrica.

Inoltre, la Circolare specifica che non sono più detraibili anche le nuove installazioni di caldaie a combustibili fossili, non solo le sostituzioni.

Per il Superbonus, se la CILA o l'istanza per titolo abilitativo è stata presentata prima del 1° gennaio 2025, l'intervento continua a essere rilevante per il miglioramento energetico richiesto dal Superbonus (pur non essendo agevolabile come spesa autonoma).

Maggiorazioni per l'abitazione principale

Un'importante novità della Circolare in oggetto riguarda l'applicazione delle aliquote maggiorate (50% e 36%) per chi effettua lavori sulla propria abitazione principale.

Per beneficiarne, è necessario che:

  • il contribuente sia proprietario (o titolare di altro diritto reale come usufrutto, uso, abitazione);
  • l'immobile sia adibito ad abitazione principale (residenza anagrafica e dimora abituale).

In caso di lavori su parti comuni condominiali, la quota di detrazione maggiorata spetta ai soli condòmini proprietari della propria abitazione principale, verificando i requisiti all'avvio e al termine dei lavori.

La maggiorazione è riconosciuta anche per:

  • pertinenze vincolate all'abitazione principale;
  • box/posti auto pertinenziali, se l'immobile principale viene destinato ad abitazione principale entro la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi dell'anno in cui si usufruisce per la prima volta della detrazione.

Sismabonus acquisti

Per il Sismabonus acquisti (immobili ristrutturati e ceduti da impresa), l'aliquota maggiorata (50% e 36%) può essere applicata solo se l'immobile acquistato viene adibito ad abitazione principale entro il termine per la dichiarazione dei redditi relativa all'anno di prima fruizione della detrazione.

Bonus Mobili: confermato limite a 5.000 euro

Per il 2025, è stata confermata la proroga del Bonus Mobili, con il tetto massimo di spesa detraibile fissato ancora una volta a 5.000 euro per unità immobiliare.

Resta valido l'obbligo di pagamento con strumenti tracciabili e di rispettare i requisiti di efficienza energetica per i beni acquistati.

Osservazioni

La Circolare in commento, in sintesi, prevede che:

  • le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie, Ecobonus e Sismabonus salgono al 50% per le spese sostenute nel 2025 sull'abitazione principale;
  • l’aliquota resta al 50% - superiore a quella ordinaria del 36% - anche se l’immobile diventa abitazione principale al termine dei lavori e il beneficio si estende alle pertinenze;
  • le detrazioni sono prorogate fino al 2027, con aliquote ridotte (36%) per le spese nei due anni successivi;
  • è confermato anche il bonus mobili per il 2025, con un limite di 5.000 euro;
  • dal 2025, sono incentivati solo impianti di riscaldamento eco-friendly (come pompe di calore, generatori a biomassa e sistemi ibridi), mentre non sono più agevolate le caldaie a condensazione alimentate da combustibili fossili, salvo interventi avviati entro fine 2024;
  • per il Superbonus, la detrazione al 65% nel 2025 è riconosciuta a condomìni, Onlus, OdV e Aps, a condizione che gli adempimenti burocratici siano completati entro il 15 ottobre 2024. Inoltre, chi ha sostenuto spese agevolate nel 2023 potrà suddividere la detrazione in dieci quote annuali, presentando dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025.

Le nuove regole sui bonus edilizi 2025 segnano un'evoluzione sostanziale delle politiche fiscali sugli incentivi per la casa con l'obiettivo di armonizzare i meccanismi nazionali con le direttive europee sulla sostenibilità e razionalizzare la spesa pubblica.

Per i contribuenti ciò implica:

  • necessità di una pianificazione fiscale più attenta, dato che molte agevolazioni sono ora suddivise in 10 anni;
  • verifica preventiva della qualità e tipologia degli impianti (in particolare per il riscaldamento), per evitare interventi non più agevolabili;
  • gestione precisa della documentazione: spese, titoli abilitativi e dati anagrafici devono essere perfettamente allineati per accedere alle maggiorazioni.

Fonte: Circ. AE 19 giugno 2025 n. 8

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