giovedì 19/06/2025 • 08:00
La VI Commissione Finanze della Camera ha approvato una risoluzione che impegna il Governo a introdurre gradualmente, dal 2027, l'obbligo di emissione dello scontrino in formato digitale per le transazioni elettroniche. L'obiettivo è ridurre l'impatto ambientale della carta non riciclabile e semplificare le procedure fiscali.
redazione Memento
La VI Commissione Finanze della Camera ha approvato la risoluzione n. 7-00286 che affronta il tema delle modalità di emissione dello scontrino fiscale in caso di pagamenti effettuati con strumenti elettronici (POS, carte di credito o debito).
A seguito dell'introduzione della trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate (D.Lgs. 127/2015), lo scontrino fiscale ha assunto nella maggior parte dei casi la natura di mero documento commerciale. La normativa vigente già consente la dematerializzazione del documento, purché, previo accordo con il cliente, lo scontrino venga emesso in formato elettronico.
Tuttavia, nella prassi quotidiana, la stampa cartacea rimane la modalità prevalente, anche per transazioni di modesto importo, nonostante la carta utilizzata non sia riciclabile e comporti un significativo impatto ambientale. Esperienze internazionali, come quelle di Francia e Stati Uniti, hanno già reso facoltativa la stampa delle ricevute, promuovendo soluzioni digitali.
La legge di bilancio 2025 (L. 207/2024) ha già previsto, dal 1° gennaio 2026, l'obbligo di collegamento tra POS e registratore di cassa telematico, per registrare e trasmettere in modo puntuale e aggregato i dati dei pagamenti elettronici all'Agenzia delle Entrate.
La risoluzione approvata chiede ora al Governo di introdurre, a partire dal 1° gennaio 2027, l'obbligo di dotare gli strumenti tecnologici di sistemi per generare e trasmettere lo scontrino in formato digitale all'acquirente, secondo un calendario graduale:
Resta salva la possibilità per il cliente di richiedere la stampa cartacea. L'obiettivo dichiarato è duplice: semplificare gli adempimenti fiscali per gli esercenti e ridurre l'impatto ambientale di una produzione cartacea non riciclabile. L'iniziativa segue il solco tracciato da altri Paesi e da alcune realtà della grande distribuzione italiana, già impegnate nella dematerializzazione delle ricevute commerciali. Il processo sarà graduale, per consentire a imprese e consumatori di adeguarsi senza traumi al nuovo sistema digitale, in un'ottica di modernizzazione e sostenibilità.
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- Dottore commercialista e componente della Commissione IVA e altre imposte indirette CNDCECRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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