Imbarcazioni da diporto: criteri per settimane di utilizzo unionale o extra

Con la risposta n. 159 del 18 giugno 2025, l'Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti circa i criteri per individuare le settimane di utilizzo unionale o extraunionale di un'imbarcazione da diporto, nel caso di entrambi i tipi di utilizzo nell'arco di una settimana o anche nell'ambito di una stessa giornata.

Si ricorda che in base all'art. 7sexies c. 1 lett. ebis DPR 633/72 si considerano effettuati nel territorio dello Stato, se rese a committenti non soggetti passivi, i servizi di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili, non a breve termine relativi ad imbarcazioni da diporto, sempre che l'imbarcazione sia effettivamente messa a disposizione nel territorio dello Stato e la prestazione sia resa da soggetti passivi ivi stabiliti e sia utilizzata nel territorio della Comunità. Le medesime prestazioni, se l'imbarcazione da diporto è messa a disposizione in uno Stato estero fuori della Comunità ed il prestatore è stabilito in quello stesso Stato, si considerano effettuate nel territorio dello Stato quando sono ivi utilizzate.

La prestazione di servizi si considera effettuata in Italia quando il committente è domiciliato nel territorio dello Stato o ivi residente senza domicilio all'estero e sempre che siano utilizzate nel territorio della Comunità.

Nel caso di specie l'istante ha sottoscritto, in data 4 luglio 2024, un contratto di locazione finanziaria avente ad oggetto un'imbarcazione da diporto della lunghezza di 23.9 metri, ad esclusivo uso privato. L'imbarcazione è messa a disposizione in Italia e la prestazione di servizio del leasing è effettuata da parte di un soggetto stabilito in Italia; inoltre è stata tempestivamente predisposta, appena dopo la sottoscrizione del contratto di locazione finanziaria la dichiarazione di utilizzo dei servizi di locazione, anche finanziaria, noleggio e simili non a breve termine nel territorio della UE, di imbarcazioni da diporto e di navigazione in alto mare, ai fini della non imponibilità, ai sensi degli artt. 7sexies e 8bis DPR 633/72.

Si desume, da quanto descritto dall'istante, un utilizzo dell'imbarcazione sia all'interno che al di fuori dell'Unione Europea, con l'effetto che il presupposto della territorialità per l'applicazione dell'IVA sui canoni di locazione risulta integrato nella misura in cui l'utilizzo dell'imbarcazione avvenga nel territorio unionale o nazionale.

Circa la determinazione dei criteri per individuare le settimane di utilizzo unionale o extraunionale, nel caso di entrambi i tipi di utilizzo nell'arco di una settimana o anche nell'ambito di una stessa giornata, si osserva che, considerato che l'Italia si è avvalsa della facoltà di applicare l'art. 59bis Dir. UE 112/2006, in deroga all'art. 56 della stessa direttiva, è necessario determinare l'effettiva utilizzazione e l'effettiva fruizione di tali servizi. Si determina in via definitiva, a consuntivo (alla fine di ciascun anno solare), in base alla percentuale risultante dalla frazione comprendente al numeratore le settimane in cui la barca ha oltrepassato le acque territoriali comunitarie e al denominatore le sole settimane in cui l'imbarcazione da diporto ha navigato, ossia ha effettuato spostamenti tra porti (inclusi gli spostamenti da e verso il medesimo porto), con esclusione degli spostamenti tra cantieri o porti per motivi tecnici.

Di conseguenza, qualora il contribuente provi di aver compiuto, nell'arco della medesima settimana, due spostamenti in acque internazionali, detta settimana può essere inserita nel numeratore del predetto calcolo.

Ai fini del calcolo dell'IVA in esame, si considerano le settimane che decorrono dal 24 luglio 2024, dato che l'imbarcazione è effettivamente e legalmente utilizzabile solo dalla data in cui la stessa è stata dotata del MMSI, e può navigare.

Fonte: Risp. AE 18 giugno 2025 n. 159