mercoledì 04/06/2025 • 11:43
L’intelligenza artificiale è diventata una realtà operativa che sta ridisegnando i contorni della professione. Il CNDCEC, insieme a FNC, ha pubblicato una seconda guida operativa a riguardo per aiutare i commercialisti a migliorare l’efficienza, la precisione e la qualità dei servizi offerti.
redazione Memento
È stata pubblicata la seconda guida operativa di intelligenza artificiale di CNDCEC e FNC intitolata “L’aiuto intelligente al commercialista” con il duplice obiettivo di fornire un aggiornamento sulle principali innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla professione contabile e fiscale e offrire indicazioni pratiche su come utilizzare queste tecnologie per migliorare l’efficienza, la precisione e la qualità dei servizi offerti.
La guida analizza diversi aspetti della materia, dalle capacità di Deep Research delle AI generaliste all’utilizzo di soluzioni specializzate, dall’automazione dei processi tramite agenti autonomi alla possibilità di sviluppare soluzioni software personalizzate, senza dimenticare le implicazioni in termini di privacy e sicurezza dei dati.
Nella guida sono anche presenti delle appendici di approfondimento che illustrano con maggiore dettaglio alcuni dei temi trattati.
Questo lavoro, come sottolineato dal consigliere nazionale delegato all’innovazione e alla digitalizzazione degli studi professionali e delle imprese, Fabrizio Escheri, non pretende di essere esaustivo né definitivo vista la velocità dell’innovazione in questo campo. Si propone piuttosto di essere una bussola per orientarsi, uno strumento pratico per iniziare o proseguire il percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nella propria attività professionale.
La sfida di questi tempi non è semplicemente tecnologica, ma culturale e strategica. Non si tratta più di interrogarsi se l’AI avrà un impatto sulla professione, ma di comprendere come integrare efficacemente questi strumenti nella pratica quotidiana per amplificare il valore del contributo professionale. L’intelligenza artificiale non sostituirà il commercialista, ma i commercialisti che sapranno utilizzare efficacemente l’intelligenza artificiale probabilmente sostituiranno quelli che non lo faranno. In questo contesto, l’aggiornamento costante e la sperimentazione attiva diventano componenti essenziali dello sviluppo professionale. L’intelligenza artificiale non è una minaccia alla professione, ma un potente alleato che, se correttamente integrato, può aiutare il professionista a liberare tempo ed energie per gli aspetti più qualificanti e gratificanti del lavoro: il rapporto umano con i clienti, l’analisi strategica, la consulenza personalizzata e l’interpretazione creativa delle normative.
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