sabato 31/05/2025 • 06:00
La Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti ha dichiarato illegittimi i dazi reciproci del 10% imposti dal Presidente Trump, oltre alle tariffe del 30% per la Cina e del 25% per Canada e Messico. La Casa Bianca ha già proposto appello, ottenendo la sospensione dell’efficacia della sentenza.
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Una sentenza che cambia gli equilibri della guerra commerciale
Sono illegittimi i dazi reciproci del 10% adottati dal Presidente Trump e in vigore dallo scorso 5 aprile. Lo ha stabilito la Corte del Commercio Internazionale degli Stati Uniti (Court of International Trade, CIT), con un'ordinanza che rappresenta un'importante svolta per gli sviluppi della guerra commerciare avviata dall'Amministrazione USA.
La pronuncia dei giudici statunitensi non riguarda tutti i dazi imposti fino a oggi dal Presidente americano Trump, ma è rivolta soltanto alle misure commerciali adottate sulla base dell'International Emergency Economic Powers Act (IEEPA), ossia i dazi del 10% applicati in via generalizzata a quasi tutte le importazioni di beni negli Stati Uniti, quelli del 30% contro la Cina e le tariffe del 25% sui beni di Canada e Messico.
Restano dunque esclusi dalla pronuncia di illegittimità le tariffe adottate secondo il Trade Expansion Act, che riguarda i dazi del 25% su automobili, componentistica, acciaio, alluminio e prodotti derivati.
I dazi reciproci e il loro fondamento giuridico
Il 2 aprile il Presidente Trump ha annunciato l'introduzione di nuovi dazi reciproci, volti a ridurre il deficit commerciale statunitense. Oltre al dazio aggiuntivo generalizzato del 10%, in vigore dal 5 aprile scorso, sa...
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Sara Armella
- Avvocato, Studio legale Armella & AssociatiRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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