martedì 27/05/2025 • 16:17
L’Agenzia delle Entrate, con Risposta 27 maggio 2025 n. 142, ha chiarito che ai fini dell’accesso al regime agevolativo dei lavoratori impatriati la sottoscrizione di un patto sospensivo del rapporto di lavoro non costituisce una causa ostativa.
redazione Memento
Con la risposta n. 142 del 27 maggio 2025, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la sottoscrizione di un patto di sospensione del rapporto di lavoro non costituisce una causa ostativa per l'accesso al regime agevolativo dei lavoratori impatriati.
Si ricorda che l'art. 5 D.Lgs. 209/2023 (in vigore dal 29 dicembre 2023) disciplina il ''nuovo regime agevolativo a favore dei lavoratori impatriati'', che si applica ai contribuenti che trasferiscono, dal periodo d'imposta 2024, la residenza in Italia.
Nel caso di specie, l'Istante afferma che al rientro in Italia lavorerà per un datore di lavoro (Società Gamma) diverso da quello per il quale è stato impiegato all'estero prima del trasferimento (Società Beta) e da quello per cui aveva lavorato in Italia prima del trasferimento all'estero (Società Alfa), ma non specifica se i predetti soggetti appartengano al medesimo gruppo come definito ai sensi dell'art. 5 c. 2 D.Lgs. 209/2023, limitandosi ad affermare che il gruppo cui appartiene la società per la quale lavorerà in Italia possiede una partecipazione di minoranza nella società Beta ma non esercita il controllo su detta società e perciò non la consolida integralmente ai fini della redazione del proprio bilancio consolidato.
Come chiarito dall'AE, l'Istante potrà applicare il regime impatriati:
Non assume rilievo la circostanza che l'Istante abbia sottoscritto con il datore di lavoro per cui lavorerà in Italia al rientro un patto di sospensione del rapporto di lavoro con decorrenza dal 15 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, successivamente prorogato fino al 31 dicembre 2025 al fine di poter sviluppare una collaborazione professionale con la società presso la quale già svolge l'attività lavorativa all'estero.
Resta fermo che non è possibile valutare in sede di interpello, trattandosi di accertamenti di fatto, se le citate società appartengono allo stesso gruppo.
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Valentino Tamburro
- Of Counsel Tax – BDO Italia – Dottore Commercialista e Revisore LegaleRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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