Distacco: regime impatriati escluso solo dalla prassi, non dalla legge

Il regime impatriati

Il regime fiscale di favore riservato ai c.d. impatriati è un regime di tassazione agevolata inizialmente previsto dall'art. 16 D.Lgs. 147/2015 al fine di favorire il trasferimento in Italia di quei soggetti che, grazie alla qualificata esperienza acquisita all'estero, potessero favorire lo sviluppo economico, culturale e tecnologico del Paese riconosciuto ai lavoratori (o studenti) che trasferivano la residenza in Italia e che si impegnavano a risiedervi per un determinato periodo di tempo, svolgendo nel territorio italiano la propria attività lavorativa. L'accesso all'agevolazione veniva subordinato al possesso di determinati requisiti: il possesso di un titolo di laurea; l'aver svolto continuativamente un'attività di lavoro o studio fuori dall'Italia negli ultimi ventiquattro mesi o più; l'essere cittadini dell'Unione europea o di uno Stato extraeuropeo con il quale risultava in vigore una convenzione contro le doppie imposizioni ai fini delle imposte sui redditi ovvero un accordo sullo scambio di informazioni in materia fiscale; lo svolgere un'attività di lavoro autonomo o dipendente in Italia.

A partire dal periodo d'imposta 2024, l'art. 5 del decreto sulla fiscalità internazionale (D.Lgs. 209/2023) ha riscritto il regime e parzialmente ridotto il perimetro dei benefici fiscali escludendo il reddito d'...