Passaggio da controesodato a impatriato con istanza di rimborso

L'opzione per il transito

Il regime agevolativo introdotto con la L. 238/2010 e riservato ai controesodati prevedeva la concessione di incentivi fiscali, al ricorrere di determinate condizioni, sotto forma di parziale imponibilità del reddito derivante dalle attività di lavoro dipendente, autonomo o d'impresa, avviate in Italia. Il successivo regime impatriati, previsto dall'art. 16 D.Lgs. 175/2014 veniva esteso anche a coloro che già rientravano in quello dei controesodati i quali potevano scegliere se continuare ad avvalersene per ulteriori due anni (2016 e 2017) o optare, se più favorevole, per l'applicazione del regime impatriati, quantitativamente meno favorevole ma valido per più annualità (2016-2020).

Il caso

La controversia giunta all'attenzione dei giudici tributari concerneva il silenzio-rifiuto serbato dall'Agenzia delle Entrate rispetto ad un'istanza del contribuente volta ad ottenere la restituzione di somme ritenute come versate in eccesso per l'IRPEF relativa agli anni di imposta 2018, 2019, 2020: le imposte in questione erano state versate sull'intero ammontare della base imponibile anziché sul 50% come previsto per gli impatriati. In particolare, il contribuente, dopo un periodo vissuto all'estero (dal 2009 fino a metà del 2012), a seguito di assunzione presso un istituto di credito, faceva rientro in Italia, presentando nell'ottobr...