venerdì 16/05/2025 • 06:00
I cyber-atleti, anche chiamati pro-player, sono quella categoria di soggetti che gareggia professionalmente, dietro retribuzione, nei videogiochi (e-Sports). Per questo, oltre che per i loro contratti con vere e proprie squadre, il loro lavoro è stato spesso assimilato dall'INPS a quello degli sportivi. Ma la loro qualificazione giuridica è oggi ancora difficoltosa.
Nella circolare 44 del 2025, dedicata ai content creator, l'INPS accenna anche ad una nuova figura, che si sta facendo largo nell'ampio e variegato panorama dei lavori digitali, ossia il cyber-atleta, anche definito pro-player o gamer professionista. Si tratta di coloro che svolgono prestazioni a vario titolo nell'ambito dei c.d. e-Sports, gli sport elettronici, cioè le competizioni e attività sportive effettuate, in via professionale, mediante videogiochi.
È un fenomeno che, ormai da decenni, coinvolge un considerevole numero di soggetti e figure professionali, nonché un significativo volume d'affari. L'Italia – insieme alla Spagna e alla Polonia – risulta uno dei Paesi con il maggiore engagement
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