sabato 29/03/2025 • 06:00
La Corte Suprema di Cassazione, con sentenza n. 7193/2025 in tema di appalti, ha confermato che l'accertamento dei vizi di un'opera appaltata da parte del direttore dei lavori fa decorrere il termine per la denunzia da parte di questi all'appaltatore.
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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7193 pubblicata il 18 marzo 2025, ha ribadito il principio secondo il quale l'accertamento dei vizi di un'opera appaltata da parte del direttore dei lavori fa decorrere il termine per la denunzia da parte di questi all'appaltatore, il cui onere non è assolto se la contestazione è effettuata da detto direttore, che non ha il potere di compiere atti giuridici per conto del committente.
Il caso
Il caso riguardava nello specifico la decadenza della garanzia per difformità o vizi dell'opera di cui all'ex art. 1667 c.c. La censura era articolata in tre motivi:
La Corte sulla base di quanto precede dichiara i primi due motivi inammissibili e il terzo infondato.
Viene sottolineato che la Corte d'Appello aveva evidenziato che la consegna dell'opera era ...
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