lunedì 17/02/2025 • 10:58
A seguito di molte segnalazioni da parte dei cittadini, il Garante Privacy ha rivolto un avvertimento a chi utilizza lo spyware Graphite, della società israeliana Paragon, il quale, una volta installato in sistemi o dispositivi di comunicazione elettronica, sarebbe in grado di copiare ogni singolo dato ivi contenuto.
redazione Memento
Il Garante per la protezione dei dati personali ha rivolto un avvertimento a tutti coloro che dovessero utilizzare lo spyware “Graphite”, della società israeliana Paragon Solutions ltd, o sistemi analoghi, o dovessero utilizzare le informazioni raccolte tramite questi software. Tali attività, svolte al di fuori degli usi consentiti dalla legge, violano il Codice privacy e possono comportare l’applicazione di una sanzione amministrativa fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato. Negli ultimi giorni sono circolate notizie stampa circa l’avvenuto utilizzo di un software spia denominato “Graphite”, prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions ltd, il quale una volta installato in sistemi o dispositivi di comunicazione elettronica, sarebbe in grado di copiare ogni singolo dato ivi contenuto. Tale software, sempre in base a quanto riportato da fonti giornalistiche, agirebbe senza l’interazione o la necessità di cooperazione della vittima e sarebbe stato veicolato da un file .pdf inoltrato a gruppi WhatsApp, così determinando una infiltrazione in sistemi appartenenti ad alcuni cittadini italiani, tra i quali anche operatori dell’informazione. La società irlandese WhatsApp Ireland ltd, nell’ambito di una attività di prevenzione frodi, ha inviato specifici alert ai sopra indicati utenti destinatari del citato software, informandoli della possibile compromissione del proprio dispositivo mobile e ciò al fine di tutelare la loro riservatezza. A seguito di tali notizie di stampa e di segnalazioni di alcuni cittadini preoccupati del possibile indiscriminato utilizzo degli spyware, il Garante ribadisce che le intercettazioni di comunicazioni elettroniche che non rientrano nelle finalità di sicurezza della Repubblica e di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati, devono rispettare la normativa in materia di protezione dei dati personali. Il Garante si riserva ogni ulteriore attività volta all’individuazione degli autori delle condotte messe in atto tramite gli spyware in violazione delle norme sulla privacy. Fonte: Provvedimento Garante Privacy 13 febbraio 2025
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