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mercoledì 12/02/2025 • 06:00

Impresa Dalla CONSOB

Greenwashing e tutela del consumatore verso investimenti sostenibili

CONSOB ha pubblicato un'analisi sul risparmio privato e gli investimenti sostenibili. Il documento fornisce una panoramica strutturata dei principali interventi legislativi, delineando il quadro regolatorio necessario per contrastare il greenwashing e garantire maggiore trasparenza e tutela per gli investitori.

di Maurizio Maraglino Misciagna - Dottore commercialista e revisore legale

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  • Tempo di lettura 1 min.
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La CONSOB ha pubblicato un approfondimento nella Collana Quaderni Giuridici sul greenwashing e la tutela del consumatore, con l'obiettivo di fornire una lettura sistematica delle normative europee e nazionali che regolano gli investimenti sostenibili. L'analisi evidenzia il ruolo centrale del settore privato nella transizione verso un'economia sostenibile e i rischi derivanti da dichiarazioni fuorvianti che possono distorcere le scelte degli investitori. Il Quaderno esamina inoltre i rimedi giuridici a tutela dei risparmiatori, ponendo particolare attenzione al tema del risarcimento del danno e alla validità dei contratti di investimento falsati da pratiche di greenwashing.

Il ruolo del settore privato nella finanza sostenibile e il rischio di greenwashing

Il legislatore europeo ha attribuito al settore privato un ruolo chiave nel processo di transizione ecologica, promuovendo una serie di provvedimenti volti a indirizzare i capitali privati verso investimenti sostenibili. Tuttavia, l'esigenza di garantire la trasparenza nella comunicazione degli impegni ambientali ha portato a una crescente attenzione nei confronti del greenwashing, inteso come la pratica ingannevole di presentare prodotti finanziari come sostenibili senza che essi rispettino gli standard ambientali dichiarati.

Nel contesto finanziario, il greenwashing può assumere diverse forme, tra cui:

  • dichiarazioni ambientali generiche o prive di verificabilità, che inducono in errore gli investitori;
  • utilizzo distorto di etichette esg senza una corrispondenza effettiva con le caratteristiche del prodotto;
  • scarsa trasparenza nelle informazioni sugli investimenti sostenibili.

Secondo il Quaderno, l'efficacia delle normative in materia di investimenti ESG dipende non solo dalla regolamentazione della trasparenza informativa, ma anche dalla capacità delle autorità di vigilanza di prevenire e sanzionare il greenwashing.

Il quadro normativo europeo e nazionale sul greenwashing

L'Unione Europea ha adottato diverse misure per contrastare il greenwashing nel settore finanziario, tra cui il Reg. UE 2019/2088 (Sustainable Finance Disclosure Regulation - SFDR), il Reg. UE 2020/852 (Tassonomia UE) e la Dir. UE 2022/2464 (Corporate Sustainability Reporting Directive - CSRD). Queste normative mirano a garantire che le dichiarazioni ambientali siano supportate da dati verificabili e standardizzati, introducendo obblighi di rendicontazione per le imprese e i gestori di fondi. In particolare, il Regolamento SFDR impone ai partecipanti ai mercati finanziari di fornire dettagliate informazioni sugli effetti negativi per la sostenibilità e sulle strategie adottate per mitigarli. A livello nazionale, la CONSOB svolge un ruolo chiave nel monitorare il rispetto di tali disposizioni, vigilando affinché gli operatori finanziari non inducano in errore gli investitori con pratiche commerciali scorrette.

Rimedi giuridici e tutela del risparmiatore

Uno dei temi centrali dell'approfondimento di CONSOB riguarda i rimedi giuridici a tutela degli investitori lesi dal greenwashing. L'attuale quadro normativo offre diversi strumenti di protezione, tra cui:

  • risarcimento del danno: l'investitore può richiedere un risarcimento qualora dimostri che le proprie scelte siano state influenzate da dichiarazioni ingannevoli;
  • invalidità o risoluzione del contratto: se il greenwashing ha falsato in modo significativo l'accordo di investimento, il contratto può essere dichiarato nullo o risolto;
  • interventi delle autorità di vigilanza: la CONSOB può adottare sanzioni nei confronti di intermediari finanziari che non rispettano gli obblighi di trasparenza e correttezza informativa.

Il Quaderno evidenzia, tuttavia, la necessità di un ulteriore rafforzamento delle tutele, anche attraverso un maggiore coordinamento tra normative europee e nazionali e l'introduzione di obblighi di garanzia per i prodotti finanziari sostenibili. L'approfondimento pubblicato nella Collana Quaderni Giuridici rappresenta un importante contributo alla riflessione sul greenwashing e sulla tutela del consumatore nel settore finanziario. L'analisi di CONSOB sottolinea la necessità di un quadro normativo chiaro e di un'efficace azione di vigilanza per garantire la trasparenza e la credibilità degli investimenti sostenibili. La crescente attenzione verso la finanza sostenibile richiede un impegno costante da parte delle autorità e degli operatori di mercato per contrastare le pratiche ingannevoli e proteggere i risparmiatori da decisioni distorte da informazioni non veritiere. In questo contesto, il Quaderno offre un valido punto di riferimento per comprendere le sfide e le opportunità della regolamentazione in materia di finanza sostenibile.

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