venerdì 31/01/2025 • 13:17
Il CNDCEC, congiuntamente a FNC, ha pubblicato un osservatorio sui bilanci 2023 delle società di capitali italiane con le stime del fatturato del 2024 e 2025. L’analisi è divisa per classi dimensionali, macroaree territoriali e settori di attività economica. Le piccole aziende sono quelle più in difficoltà.
redazione Memento
I bilanci delle società di capitali italiane continuano a far registrare un andamento negativo del fatturato che risente del rallentamento congiunturale in atto. Dopo la crescita a doppia cifra del biennio post-Covid (2021-2022), nel 2023 il fatturato delle società di capitali italiane è diminuito, facendo registrare un calo in termini reali del 4,9% (3,9% in termini nominali).
La tendenza congiunturale per il 2024 indica un ulteriore calo del fatturato, anche se più contenuto, pari al -1,5% in termini nominali che si traduce in -2,9% in termini reali, ossia tenendo conto dell’inflazione.
Le previsioni per il 2025 sono di una ripresa pari a +1,8% in termini nominali che si tradurrebbe in una decrescita in termini reali del – 0,2%.
Queste sono le previsioni presenti nell’Osservatorio sulle società di capitali, realizzato dalla Fondazione nazionale dei commercialisti, contenente le stime di fatturato per il 2024-2025 e i dati relativi ai bilanci del 2023.
Tale tendenza indica che le potenziali aree di crisi tendono ad allargarsi e interessano soprattutto le piccole aziende, quelle cioè che soffrono maggiormente l’accesso al credito bancario e che sono praticamente escluse dal mercato dei capitali. Una tendenza, questa, alla cui base ci sono alcuni indicatori particolarmente sensibili.
Secondo i commercialisti, l’incidenza degli oneri finanziari sul fatturato comincia a salire in maniera pericolosa per alcuni segmenti imprenditoriali, mentre il peso dei debiti tributari e previdenziali, che nel complesso resta stabile, sale in maniera improvvisa tra le piccole imprese, in particolare quelle con un fatturato tra 1 e 5 milioni di euro che contano circa 160 mila società, 1,5 milioni di dipendenti e 350 milioni di fatturato.
Dall’analisi dei bilanci 2023, si nota come il calo del fatturato interessi esclusivamente le microimprese (-4,1%) e le grandi imprese (-9,2%), mentre le Pmi hanno visto crescere il fatturato.
Il calo ha interessato esclusivamente il Centronord, mentre nel Sud si è verificato un aumento del fatturato (+9,2%). In particolare, nel Centro il calo è stato piuttosto marcato (-13,8%).
Inoltre, il calo del fatturato è concentrato nell’industria (-3,4%) e negli “Altri servizi” (-19,4%), mentre costruzioni (+21,6%) e alloggio e ristorazione (+17,4%) hanno visto il fatturato continuare a crescere a doppia cifra.
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