Maggior reddito imputato ai soci anche se estranei agli illeciti della società

Imputazione del maggior reddito ai soci

La Corte di Cassazione, con Ordinanza n. 334/2025, è tornata ad esprimersi sulla delicata questione riguardante le conseguenze fiscali che coinvolgono la compagine sociale delle società di persone in regime di trasparenza: in particolare, nel caso di commissione in ambito societario di attività delittuose dalle quali sia derivato l'accertamento di un maggior reddito, quest'ultimo dovrà essere imputato per trasparenza a ciascun socio a prescindere dalla sua responsabilità personale in merito, con estensione del raddoppio dei termini di accertamento di cui  all'art. 43 c. 3 DPR 600/73 (se applicabile al tempo dei fatti).  

La pronuncia dei Giudici di legittimità trae origine dalle vicende di un socio in una s.a.s.; quest'ultimo, infatti, aveva proposto ricorso avverso alcuni provvedimenti dell'Amministrazione finanziaria, i quali recuperavano a tassazione il maggior reddito derivante dalla sua partecipazione all'ente in conseguenza di un accertamento societario, ormai divenuto definitivo, relativo all'iscrizione in bilancio e alla dichiarazione ai fini fiscali di costi per operazioni inesistenti.  Il contribuente proponeva ricorso, risultando vittorioso per motivazioni diverse sia in primo sia in secondo grado. In particolare...