Concordato preventivo biennale: quanto conviene l'adesione

Tra gli istituti di compliance, volti a favorire l'adempimento spontaneo degli obblighi dichiarativi, troviamo il concordato preventivo biennale che permetterà sia ai soggetti in regime forfettario che ai contribuenti che applicano gli ISA di addivenire ad un accordo con il fisco per paralizzare possibili accertamenti futuri.

Va però ricordato che per accedere al concordato preventivo è necessario che non siano presenti debiti tributari o contributivi di importo pari o superiori ad euro 5.000, inteso quale complessivo ammontare (ciò vale infatti anche se la sommatoria sia composta da singoli debiti di importo unitario inferiore a detta soglia).

Quanto alla proposta di concordato se accettata, definisce per il biennio successivo, ad eccezione dei soggetti in regime forfettario, per i quali, in via sperimentale, l'adesione rileva per il solo anno 2024, il reddito d'impresa e quello di lavoro autonomo e (solo per i soggetti ISA) la base imponibile IRAP.

E' invece esclusa l'IVA che continua ad applicarsi secondo le disposizioni normative previste.

Arrivando al 31 ottobre 2024, tale termine è inteso come deadline per aderire alla proposta di concordato preventivo biennale che, grazie alle novità apportate dalla conversione in legge del DL Omnibus avrà anche l'effetto di condono per cinque anni d'impost...