giovedì 05/09/2024 • 06:00
Dal 2025, il sistema ETIAS richiederà ai lavoratori di Paesi terzi un’autorizzazione preventiva per entrare nello spazio Schengen, obbligando i datori di lavoro a pianificare le trasferte internazionali con anticipo e a garantire che le autorizzazioni siano ottenute prima del viaggio.
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Il sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS), istituito con il Reg. (UE) 2018/1240, dovrebbe essere definitivamente operativo dal 2025. Con l'entrata in funzione di questo sistema, i cittadini di Paesi terzi, ovvero persone aventi la nazionalità di Paesi che non appartengono all'UE, che attualmente non necessitano di un visto per viaggiare all'interno dello spazio Schengen, dovranno richiedere prima di raggiungere uno degli Stati dell'Area Schengen un'autorizzazione al viaggio denominata ETIAS (European Travel Information and Authorization System).
La richiesta di autorizzazione ETIAS riguarderà anche i lavoratori, cittadini di Paesi terzi, che si recheranno in Stati dell'area Schengen, inclusa l'Italia, provenienti da Paesi per i quali non è richiesto un visto di ingresso preliminare. Ciò vale, ad esempio, per i lavoratori provenienti dagli Stati Uniti o dal Regno Unito che viaggeranno in Italia per svolgere attività che non richiedono visti specifici, come visite di affari, incontri commerciali o istituzionali.
Semplificazioni nella procedura di ingresso
La procedura di autorizzazione preventiva ETIAS ha la finalità di rendere più agevole e veloce l'ingresso di cittadini stranieri in Italia, nonché negli altri Stati dell'Area Schengen. La richiesta di autorizzazione all'ingresso, da presentare attraverso apposita piattaforma online attualmente in fase di implementazione, richiede di inserire alcuni dati personali tra cui le generalità del viaggiatore, nonché i dettagli del viaggio e le sue motivazioni. La compilazione della domanda consente al sistema ETIAS di controllare automaticamente i dati forniti, utilizzando una serie di informazioni contenute su database e sistemi informatici dell'UE, comunemente utilizzati per monitorare la sicurezza delle frontiere. Il controllo effettuato preliminarmente, prima dell'arrivo in Italia, riduce i controlli da effettuare al momento dell'ingresso nell'Area Schengen, rendendo più rapido e semplice per i viaggiatori l'attraversamento della frontiera.
Il controllo automatizzato consente, altresì, una valutazione uniforme e coordinata delle autorizzazioni all'ingresso nei Paesi Schengen, considerando i possibili rischi per la sicurezza.
Il controllo, avvenendo prima dell'arrivo in Italia o negli altri Stati dell'Area Schengen, dovrebbe ridurre sensibilmente il numero delle persone cui sarà negato l'accesso ai varchi di frontiera, evitando così situazioni spiacevoli di rifiuto dell'ingresso direttamente al varco di frontiera, consentendo di chiarire o verificare eventuali aspetti ostativi prima dell'arrivo in uno degli aeroporti o porti di ingresso dei Paesi Schengen.
L'ETIAS, quale sistema informatico automatizzato per l'autorizzazione all'ingresso in Italia e negli Stati dello spazio Schengen, non solo facilita l'ingresso regolare, ma persegue anche obiettivi di sicurezza, prevenzione dell'immigrazione illegale, protezione della salute pubblica, raggiungimento degli obiettivi del sistema di informazione Schengen, nonché l'accertamento e l'indagine di reati di terrorismo e altri reati gravi.
Processo di autorizzazione
Il processo di autorizzazione, in attesa della definitiva messa a punto del portale online, sviluppato dall'Agenzia dell'EU per la gestione operativa dei sistemi IT di sicurezza e giustizia, prevede la compilazione di una serie di dati riguardante il richiedente, incluse le generalità, nonché i dati relativi al viaggio da effettuare. Il processo prevede un onere amministrativo di 7 euro e di solito l'autorizzazione viene rilasciata in pochi minuti. Tuttavia, se sono necessari ulteriori controlli, il rilascio potrebbe richiedere fino a 30 giorni.
L'autorizzazione una volta concessa ha la durata di 3 anni e può essere utilizzata per soggiorni fino a 90 giorni in un periodo di 6 mesi, conformemente alle regole Schengen. L'autorizzazione può essere revocata nel caso le condizioni che hanno portato al rilascio siano variate, oppure può essere annullata nel caso le condizioni che hanno consentito il rilascio non siano più soddisfatte.
In caso di rifiuto all'autorizzazione all'ingresso in uno Stato dello Spazio Schengen, il richiedente ha diritto a presentare ricorso allo Stato membro che ha adottato la decisione di diniego al rilascio.
Programmazione delle trasferte internazionali
L'introduzione del sistema ETIAS rappresenterà un cambiamento rilevante per la gestione delle trasferte internazionali di cittadini provenienti da Paesi extra EU, in particolare per i lavoratori provenienti da Paesi terzi che non necessitano di visto per entrare nello spazio Schengen. Dal momento in cui sarà operativo, ossia dal 2025, l'ETIAS richiederà una pianificazione più attenta e preventiva delle trasferte internazionali, poiché i lavoratori dovranno ottenere l'autorizzazione prima di partire. Questo implica che i datori di lavoro dovranno adattarsi a questi nuovi requisiti, garantendo che le richieste di ETIAS siano pianificate e presentate con sufficiente anticipo, evitando così ritardi o problematiche legate all'ingresso nei Paesi Schengen.
Il sistema ETIAS riduce il rischio di rifiuto all'accesso direttamente ai varchi di frontiera, con evidenti vantaggi per i dipendenti in trasferta internazionale. Tuttavia, è fondamentale che i datori di lavoro e i responsabili delle risorse umane integrino queste nuove procedure nei loro processi di gestione delle trasferte internazionali, assicurandosi che tutte le formalità siano completate per tempo.
La durata triennale dell'autorizzazione e la possibilità di utilizzarla per più viaggi fino a un massimo di 90 giorni ogni 6 mesi forniscono una certa flessibilità, ma resta essenziale una programmazione accurata e il monitoraggio delle autorizzazioni per evitare inconvenienti.
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