Riduzione orario di lavoro: la tendenza nei nuovi CCNL

La tendenza ad occuparsi – di nuovo, dopo molti anni – di orario di lavoro sta trascinando la contrattazione collettiva nei suoi vari livelli di negoziazione.

Se ne parla praticamente dovunque, spinti dalla rivoluzione in atto nel mercato del lavoro, derivante dalla digitalizzazione dei processi produttivi, dalle nuove tecnologie, dall’intelligenza artificiale.

Non è certo un caso che la piattaforma sindacale di rinnovo del più importante contratto collettivo nazionale, relativa al periodo 2024-2027, quello dei metalmeccanici, concentri molte delle sue aspettative verso il capitolo della riduzione dell’orario di lavoro, richiedendo di avviare una sperimentazione che progressivamente porti l’orario settimanale a 35 ore.

Quasi tutti gli analisti concordano sulle preoccupazioni occupazionali derivanti dagli effetti dello sviluppo dell’intelligenza artificiale, e l’intervento sull’orario lavorativo settimanale viene visto come una delle principali leve per evitare effetti traumatici sul mercato del lavoro.

Il CCNL Alimentari rinnovato il 1° marzo 2024 prevede, dopo quasi venti anni dall’ultimo intervento in materia, una prima misura per ridurre l’orario di lavoro: a partire dal 1° gennaio 2026, tutti coloro che svolgono turni di 18 e 21 ore avranno una riduzione di 4 ore a cui si aggiungeranno altre 4 ore l’anno successivo; dal 1° genna...