lunedì 24/06/2024 • 14:54
Definite, per l’annualità 2024, le modalità e le procedure con cui vengono effettuati i controlli documentali volti ad accertare la sussistenza delle condizioni soggettive e oggettive per la concessione ed erogazione dei contributi per le colonnine domestiche (DD MIMIT 19 giugno 2024).
redazione Memento
Il Ministero per le Imprese e il Made in Italy ha pubblicato il decreto che disciplina, per l’annualità 2024, le modalità e le procedure dei controlli documentali volti ad accertare la sussistenza dei requisiti richiesti per la concessione ed erogazione del cd. Bonus colonnine domestiche, vale a dire il contributo, rivolto a persone fisiche e condomini, pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come ad esempio colonnine o wall box). Secondo le nuove disposizioni, l’attività di controllo ha ad oggetto: l’accertamento della veridicità dei fatti e delle qualità auto dichiarate, nella domanda di concessione ed erogazione del contributo presentata dai soggetti beneficiari con dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà; la documentazione di spesa e la tracciabilità dei pagamenti rendicontati; il rispetto dei requisiti tecnico-amministrativi previsti per le infrastrutture di ricarica I controlli sono effettuati a campione, nel limite massimo del 10% delle erogazioni effettuate (estendibile al 20% se il campione verificato restituisca una percentuale di revoche deliberate superiore al 30% del campione stesso). La popolazione di riferimento, ordinata secondo un criterio cronologico, è suddivisa in gruppi composti da 100 elementi. Da ogni gruppo viene estratto un elemento ogni 10 domande erogate. Per ogni domanda soggetta a verifica, Invitalia trasmette la comunicazione di avvio del procedimento mediante PEC, all'indirizzo indicato in sede di presentazione della domanda di accesso al contributo, richiedendo - qualora i dati e la documentazione trasmessi in sede di presentazione della domanda di concessione ed erogazione del contributo risultino carenti o incoerenti - i necessari chiarimenti e/o integrazioni documentali. Entro dieci giorni dalla ricezione della comunicazione, pena la revoca del contributo, il soggetto beneficiario trasmette, a PEC all'indirizzo «CRE3@postacert.invitalia.it», in formato PDF, la documentazione richiesta. Entro 90 giorni dalla trasmissione della comunicazione da parte di Invitalia, l’esito positivo del controllo è comunicato tramite PEC al beneficiario soggetto a verifica. L'accertamento documentale produce, invece, esito negativo: nel caso in cui la documentazione fornita risulti carente, anche a seguito di integrazione; nel caso in cui venga accertato che il soggetto beneficiario in qualunque fase del procedimento abbia reso dichiarazioni mendaci o esibito atti falsi o contenenti dati non rispondenti a verità; nel caso in cui risultino insoddisfatti i requisiti e le condizioni previste dalla disciplina agevolativa; nel caso di indisponibilità a fornire la documentazione richiesta. L’accertamento documentale a esito negativo comporta la revoca parziale o totale del contributo erogato ed il conseguente recupero dell’indebito.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Il MIMIT ha approvato il DD 12 giugno 2024, con il quale sono state definite le procedure per la concessione e l'erogazione di contributi per l'anno 2024 per il Paola Sabatino - Dottore commercialista
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.