sabato 11/05/2024 • 06:00
Il CNDCEC ha pubblicato la nuova versione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento. Si tratta di un aggiornamento doveroso e opportuno dopo la pubblicazione del Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza, al fine di fornire degli standard efficaci ai professionisti Attestatori.
Ascolta la news 5:03
L'aggiornamento del contenuto dei principi di attestazione del CNDCEC
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha pubblicato la versione 2024 dei Principi di attestazione dei piani di risanamento, aggiornata al Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza (D.Lgs 12 gennaio 2019, n. 14).
Si tratta di un lavoro di aggiornamento portato avanti dal CNDCEC insieme alla Fondazione Nazionale dei Commercialisti, l'Associazione Italiana dei Docenti di Economia Aziendale, l'Associazione Professionisti Risanamento d'Impresa e l'Osservatorio Crisi e Risanamento delle Imprese per rivedere dei Principi che erano stati istituiti inizialmente nel 2014 (pur oggetto di prime ulteriori revisioni).
L'aggiornamento – a seguito dell'introduzione delle disposizioni contenute nel Codice della Crisi – si è reso opportuno al fine di offrire uno strumento di lavoro per l'attestatore (ma non solo) che abbia un valore di standard di riferimento.
Come riportato nel sito dei commercialisti, l'aggiornamento è avvenuto in più parti: nel paragrafo 10 viene trattata l'attività dell'Attestatore negli strumenti di regolazione della crisi del gruppo di imprese; ma soprattutto si è avuto una importante trattazione della valutazione della convenienza della proposta e miglior soddisfacimento dei creditori (paragrafo 7).
Ancora, sono stati inseriti quattro allegati tecnici.
Ricordiamo la delicatezza dell'attività dell'Attestatore, chiamato a sondare l'attendibilità dei dati aziendali e la “tenuta” del piano, ma anche e soprattutto a dare un proprio giudizio in merito alla convenienza a proseguire l'attività piuttosto che ricorrere alle alternative della liquidazione ordinaria o giudiziale.
Il ruolo centrale assunto dai Principi del CNDCEC nei risanamenti
Al professionista Attestatore compete un ruolo di garanzia nei confronti di una pluralità di soggetti – dai creditori ai terzi, per arrivare all'impresa in difficoltà.
Dalla sua attività dipende il risanamento delle imprese in crisi e – quindi – il destino di importanti realtà del nostro contesto economico, con inevitabili risvolti sul fronte della responsabilità.
Prendendo atto di quanto sopra, una molteplicità di attori economici si era al tempo mossa per creare un corpus di principi che potessero rappresentare delle best practice di riferimento – questa la genesi della prima versione dei Principi del 2014.
La finalità dei Principi, infatti – come ricorda il par. 1.4 – è quella di disporre di linee guida e di uno standard di relazione di attestazione che possa indicare modalità operative e modelli virtuosi di comportamento. Il fine ultimo è quello di ridurre le difficoltà che gli Attestatori incontrano e di individuare approcci metodologici nella conduzione delle verifiche finalizzate a rendere i giudizi di veridicità e di fattibilità.
La consapevolezza dell'importanza di questo corpus di Principi parte da lontano, con riferimento alla prima versione del 2014: è lo stesso Presidente Elbano de Nuccio nella presentazione del Documento a ricordare la pronuncia del Trib. di Genova del 7 luglio 2014 che ne riconosceva la funzione di valido orientamento idoneo a valutare la qualità delle attestazioni del professionista indipendente.
La struttura dei Principi
Ricorda il par. 1.9 come i Principi siano strutturati seguendo il possibile iter del lavoro dell'Attestatore: dalla nomina con l'accettazione dell'incarico agli aspetti relativi alle verifiche della documentazione sottoposta all'Attestatore, con giudizi sulla veridicità dei dati aziendali, la diagnosi dello stato di crisi, la verifica sulla fattibilità del piano, per arrivare fino alla relazione dell'Attestatore e all'individuazione delle relative responsabilità in ambito civile e penale. Senza dimenticare la prima parte introduttiva relativa ai profili generali dei principi di attestazione in cui si ricordano i riferimenti normativi, le finalità dei Principi, i destinatari, le responsabilità dell'Attestatore e altri utili riferimenti.
In calce al Documento i quattro allegati: le procedure di verifica su alcune poste patrimoniali dell'attivo e del passivo (Allegato 1), le altre attestazioni previste dal CCII (Allegato 2), l'attestazione ex artt. 63 e 88 CCII (Allegato 3) e la normativa di riferimento (Allegato 4).
La valutazione della convenienza della proposta e miglior soddisfacimento dei creditori
Il nuovo par. 7, relativo alla serie di Principi in materia di convenienza della proposta e miglior soddisfacimento dei creditori, ha subito – come ricordato – delle implementazioni importanti.
Come noto infatti, l'Attestatore deve esaminare la convenienza suddetta e il miglior soddisfacimento dei creditori rispetto all'alternativo scenario della liquidazione giudiziale; per farlo l'Attestatore si deve esprimere avendo davanti uno scenario rappresentato dall'imprenditore in crisi.
I casi obbligatori in cui si richiede tale giudizio sono presentati nel par. 7.1, cui seguono il paragrafo relativo al rinvio all'attestazione di degrado ex art. 84, quinto comma, CCII e quello sul concordato in continuità aziendale.
Gli allegati
Il primo allegato mira a fornire all'Attestatore delle utili indicazioni sulle procedure di verifica da adottare sulle poste patrimoniali dell'azienda. Si va da consigli di carattere giuridico – come quello relativo ai Crediti per versamenti ancora dovuti che raccomanda all'Attestatore di verificare le delibere assembleari che ne supportano misura ed esigibilità nei confronti dei singoli soci – a quelli più strettamente tecnici, come la raccomandazione per le Immobilizzazioni materiali di esaminare per le dismissioni effettuate le quotazioni medie del mercato dell'usato desumibili da riviste o altre fonti specializzate (o fornite da aziende rivenditrici o da fornitori).
Nel secondo allegato ritroviamo una sintesi delle varie attestazioni, con i relativi riferimenti normativi e le verifiche da effettuare nel caso di richiesta di nuovi finanziamenti: il Documento si sofferma quindi sul necessario esame di un piano finanziario e sulla verifica della veridicità dei dati aziendali.
Il terzo allegato tratta l'attestazione ex artt. 63 e 88 CCII, soffermandosi infine sulla dilazione dei debiti fiscali-previdenziali attraverso l'individuazione di un arco temporale di riferimento.
Un quadro di sintesi è tracciato dall'ultimo allegato del Documento, L'indice giudizi attestativi e riferimenti ai principi di attestazione, che presenta un utile parallelo fra i vari giudizi attestativi richiesti, il riferimento normativo all'articolo del CCII e il riferimento ai paragrafi dei Principi di attestazione.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Il CNDCEC, con Com. Stampa 8 maggio 2024, informa di aver pubblicato una nuova versione dei Principi di attestazione dei piani di risanamento. Il documento..
redazione Memento
Approfondisci con
Il CNDCEC ha reso disponibili i Principi di attestazione 2024, aggiornati al Codice della Crisi d’impresa e dell'insolvenza. Quali sono le principali novità?
Vincenzo Papagni
- Giurista d’impresaRimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.