mercoledì 08/05/2024 • 14:13
Entra in vigore la nuova disciplina comunitaria che mira a raggiungere entro il 2050 la neutralità climatica del patrimonio edilizio dell’UE. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le disposizioni della Direttiva nella loro legislazione nazionale.
redazione Memento
È approdata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE la Direttiva 2024/1275 sulla prestazione energetica nell'edilizia, ribattezzata “Case green”, che si pone l’obiettivo di una sostanziale riduzione delle emissioni di gas a effetto serra e del consumo energetico nel settore entro il 2030, al fine di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In particolare, secondo le nuove norme, entro il 2030 tutti i nuovi edifici dovranno essere a emissioni zero ed entro il 2050 il medesimo traguardo dovrà essere raggiunto dall’intero patrimonio edilizio dell'UE. Gli standard energetici In tale contesto, la nuova Direttiva si muove su una serie di direttrici, a cominciare dagli standard minimi di prestazione energetica. Al riguardo, agli edifici non residenziali è richiesto di non superare la quantità massima specificata di energia primaria o finale che possono utilizzare annualmente per m2. Secondo le nuove norme, nel 2030 tutti gli edifici non residenziali dovranno essere al di sopra del 16% degli edifici con prestazioni peggiori e nel 2033 al di sopra del 26% degli edifici con prestazioni peggiori in termini di rendimento energetico (gli Stati membri potranno scegliere di esentare dalle norme edifici specifici, come edifici storici, luoghi di culto o edifici di proprietà delle forze armate). Gli edifici residenziali In relazione agli edifici residenziali, è prevista una riduzione del consumo medio di energia primaria del 16% entro il 2030 e del 20-22% nel 2035. Almeno il 55% della riduzione energetica sarà ottenuta attraverso la ristrutturazione del 43% di edifici residenziali con le peggiori prestazioni. I combustibili fossili Contestualmente, la nuova Direttiva mira all’eliminazione dell'uso di combustibili fossili negli edifici: i piani nazionali di ristrutturazione dovranno includere una tabella di marcia per eliminare gradualmente le caldaie a combustibili fossili entro il 2040. L’eliminazione viaggerà di pari passo con la diffusione di impianti solari adeguati (negli edifici di nuova costruzione, negli edifici pubblici e in quelli esistenti non residenziali sottoposti a ristrutturazione che richiedono un'autorizzazione) e della mobilità sostenibile (realizzazione di punti di ricarica per le auto elettriche all'interno o accanto agli edifici, pre-cablaggi o canalizzazioni per ospitare infrastrutture future e parcheggi per le biciclette). La Direttiva entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’UE, avvenuta l’8 maggio 2024. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepirne il contenuto nella loro legislazione nazionale. La Commissione riesaminerà la Direttiva entro il 2028, alla luce dell'esperienza acquisita e dei progressi compiuti durante la sua attuazione. Fonte: Direttiva UE 2024/1275; GU UE 8 maggio 2024
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