In relazione alla compensazione dei crediti d'imposta per gli investimenti del piano “Transizione 4.0”, il MIMIT ha emanato il Decreto Direttoriale 24 aprile 2024 che definisce il contenuto e le modalità d'invio dei modelli di comunicazione di dati ed informazioni che le imprese sono tenute a fornire.
Il provvedimento, si è reso necessario per consentire alle medesime imprese la compensazione dei crediti d'imposta, sospesa con la Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 19/E del 12 aprile 2024.
In particolare, l'art. 6, c. 1, del DL 39/2024, ha disposto che, ai fini della fruizione dei crediti d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi e dei crediti d'imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica, ivi incluse le attività d'innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi d'innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica, le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l'ammontare complessivo degli investimenti che s'intendono effettuare, a decorrere dalla data di entrata in vigore del menzionato Decreto-Legge (30 marzo 2024), la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione. La comunicazione è aggiornata al completamento degli investimenti sopra citati.
Ai fini di quanto stabilito dal suddetto art. 6 del DL 39/2024, quindi, con il Decreto Direttoriale emanato dal MIMIT, sono stati approvati due diversi modelli di comunicazione dei dati e delle altre informazioni, per l'applicazione dei crediti d'imposta riguardanti:
gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
I modelli di comunicazione saranno disponibili in formato editabile sul sito istituzionale del Gestore dei servizi energetici (GSE), a partire dalle ore 12:00 del 29 aprile 2024.
Transizione 4.0
Nell'ambito della Missione 1 – Componente 2 “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”, l'Investimento 1 “Transizione 4.0”, con una dotazione finanziaria di 13,381 miliardi di euro (a cui si aggiungono 5,08 miliardi del Fondo complementare), ha l'obiettivo di promuovere la trasformazione digitale delle imprese, incentivando, attraverso il riconoscimento di crediti d'imposta, gli investimenti privati in beni ed attività a sostegno della digitalizzazione dei processi. L'intervento è articolato nei seguenti sub-investimenti:
credito d'imposta per i beni strumentali materiali 4.0, di cui all'allegato A alla L. 232/2016;
credito d'imposta per beni immateriali 4.0, di cui all'allegato B alla L. 232/2016;
credito d'imposta per beni immateriali non inclusi nello stesso allegato B alla L. 232/2016;
credito d'imposta per R&S, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica;
credito d'imposta per attività di formazione.
Credito d'imposta per investimenti in beni strumentali
Per quanto qui d'interesse, in relazione agli incentivi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, si ricorda che, il credito d'imposta in questione, ha l'obiettivo di supportare ed incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali ed immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
A tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico d'appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali, è riconosciuto un credito d'imposta.
Quest'ultimo, spetta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime.
Bonus R&S, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica
La misura si pone l'obiettivo di sostenere la competitività delle imprese stimolando gli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, anche nell'ambito del paradigma 4.0 e dell'economia circolare, design e ideazione estetica.
L'agevolazione si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico d'appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico, il credito è riconosciuto, dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2022 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2031, in misura pari al 10%, nel limite massimo annuale di 5 milioni di euro.
Per le attività d'innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati, il credito d'imposta è riconosciuto, fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 5%, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Per le attività d'innovazione tecnologica 4.0 e green, finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o d'innovazione digitale 4.0, il credito è riconosciuto, dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2025, in misura pari al 5%, nel limite massimo annuale di 4 milioni di euro.
Per le attività di design e ideazione estetica finalizzate ad innovare in modo significativo i prodotti dell'impresa sul piano della forma e di altri elementi non tecnici o funzionali (linee, contorni, colori, struttura superficiale, ornamenti, ecc.), il credito d'imposta è riconosciuto, fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10% della relativa base di calcolo, assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti sulle stesse spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 e fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025, il credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 5%, nel limite massimo annuale di 2 milioni di euro.
Fonte: DD MIMIT 24 aprile 2024