lunedì 08/04/2024 • 06:00
La reiterata e costante applicazione di uno specifico contratto collettivo nei confronti di centinaia di dipendenti di un’impresa, crea un vincolo negoziale in capo al datore di lavoro, il quale è tenuto ad applicare il medesimo contratto collettivo anche ai nuovi assunti che ne abbiano fatto espressamente richiesta.
Ascolta la news 5:03
Il Sig. Tizio è stato assunto dalla società datrice di lavoro in forza di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ai sensi del CCNL Multiservizi per lo svolgimento delle attività di custodia e archiviazione dei documenti.
Il lavoratore contesta alla società datrice di lavoro l’erronea applicazione del CCNL Multiservizi, in luogo del CCNL Terziario Distribuzione Servizi applicato ai rapporti di lavoro di un consistente numero di dipendenti (oltre un centinaio) già assunti dalla società datrice di lavoro.
Il Sig. Tizio sostiene, infatti, che applicando in maniera costante e reiterata nel tempo il CCNL Terziario Distribuzione Servizi, la società datrice di lavoro era tenuta a continuare ad applicare il medesimo contratto collettivo anche in caso di nuove assunzioni.
La società ha respinto la richiesta e la contestazione del lavoratore, evidenziando:
L’individuazione del CCNL da applicare ai rapporti di lavoro
I contratti collettivi nazionali di lavoro sono contratti di diritto comune che, in quanto tali, trovano applicazione in forza di un accordo tra le parti del rapporto di lavoro.
Per l’individuazione del contratto collettivo nazionale di lavoro da applicare al rapporto di lavoro occorre, quindi, indagare la volontà delle parti, la quale può risultare non solo da una espressa pattuizione, ma anche da una implicita e non contestata applicazione di fatto delle disposizioni normative ed economiche del medesimo contratto collettivo.
La volontà delle parti può manifestarsi, innanzitutto, con l’adesione da parte del datore di lavoro e dei lavoratori alle organizzazioni sindacali di categoria che hanno sottoscritto uno specifico contratto collettivo.
Laddove entrambe le parti del rapporto siano iscritte alle associazioni stipulanti uno specifico contratto collettivo, esse hanno l’obbligo di applicare il citato contratto collettivo al rapporto di lavoro.
In mancanza di adesione di entrambe le parti alle organizzazioni sindacali, la volontà di applicare uno specifico contratto collettivo può essere dimostrata attraverso un atto di adesione al suo recepimento.
L’adesione al contratto collettivo può avvenire in modo esplicito, ossia quando nel contratto individuale di lavoro vi sia un espresso ed inequivoco rinvio allo specifico contratto collettivo per la disciplina di ogni aspetto del rapporto, ovvero in maniera implicita, ossia quando il datore di lavoro ne fa applicazione in via di fatto, o il lavoratore ne chieda l’applicazione in via giudiziale.
Alla luce di questi principi, laddove sia dimostrato che il datore di lavoro abbia aderito implicitamente ad uno specifico contratto collettivo, per essere stato quest’ultimo applicato diffusamente e costantemente in precedenza a tutti i rapporti, senza che vi fosse alcuna distinzione tra le attività effettivamente svolte dai lavoratori dell’impresa, anche il neo assunto può chiedere l’applicazione del medesimo contratto collettivo e il datore di lavoro è tenuto a conformarsi alla richiesta (Cass. 18 marzo 2024, n. 7203).
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.