giovedì 04/04/2024 • 06:00
Attraverso il workers’ buyout si realizza un modello di nuova imprenditorialità, in cui i lavoratori di un’azienda danno vita a una cooperativa acquisendo la società preesistente, garantendo il mantenimento dei livelli occupazionali. Il fenomeno consente ai lavoratori di subentrare nella gestione dell’impresa anche in assenza di crisi.
Ascolta la news 5:03
Il processo del “workers' buyout” (“WBO”) è stato introdotto in Italia a metà degli anni '80 (L. 27 febbraio 1985 n. 49, c.d. “Legge Marcora”) principalmente come strumento per aiutare la rinascita e la rigenerazione delle imprese in crisi, soprattutto di piccole dimensioni (da 10 a 49 dipendenti) attraverso società cooperative costituite con il coinvolgimento diretto dei lavoratori.
Per favorire tale forma di imprenditorialità, nel corso del tempo – e sino a periodi più recenti – il legislatore ha previsto misure per agevolare il reperimento dei fondi necessari da parte dei lavoratori coinvolti nella costituzione delle società cooperative.
I WBO nel contesto della crisi di impresa
In Italia, la possibilità da parte dei lavoratori di acquisire la proprietà di un'impresa preesistente è stata introdotta con la Legge Marcora, che ha promosso la costituzione di imprese cooperative da parte di lavoratori licenziati, cassaintegrati o dipendenti di aziende in crisi o sottoposte a procedure concorsuali finanziate, in parte, da Cooperazione Finanza Industria (CFI), il cui socio di maggioranza è (oggi) il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il supporto di CFI – che dalla sua costituzione al 2022 ha sostenuto 596 cooperative e ha consentito di salvare e creare oltre 27 mila posti di lavoro - non è limitato al sovvenzionamento finanziario del progetto di investimento, ma si estende a tutte le fasi del processo di WBO, ivi compresa la verifica della situazione economico/finanziaria e delle performance aziendali per prevenire potenziali situazioni di rischio per tutta la durata della partecipazione.
Le società cooperative costituite dai lavoratori dipendenti delle imprese sottoposte a procedure concorsuali hanno, peraltro, diritto di prelazione nel caso di affitto o di vendita dell'azienda o di rami di essa.
La liquidazione della NASPI come forma di finanziamento del WBO
I lavoratori che intendano costituire cooperative partecipando ad iniziative di workers' buyout possono richiedere la liquidazione anticipata in un'unica soluzione dell'importo complessivo del trattamento NASPI spettante. L'art. 8 D.Lgs. 22/2015 prevede, infatti, che la liquidazione anticipata in un'unica soluzione dell'indennità spettante sia possibile da parte del lavoratore avente diritto, tra le altre ipotesi, “per la sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa nella quale il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione di attività lavorative da parte del socio”.
Tali somme, se reinvestite nella costituzione di società cooperative, non costituiscono reddito da lavoro dipendente.
Il lavoratore deve richiedere all'INPS, in via telematica, la liquidazione anticipata in un'unica soluzione della NASPI entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione di una quota di capitale sociale della cooperativa.
I WBO fuori dal contesto della crisi di impresa
Con la Legge di Bilancio 2021 (L. 30 dicembre 2020 n. 178) il legislatore ha esteso la possibilità di accedere a finanziamenti alle piccole cooperative costituite da lavoratori provenienti da aziende i cui titolari intendano trasferire le stesse, in cessione o in affitto, ai lavoratori medesimi, anche in assenza di situazione di crisi aziendale. In altri termini, con la Legge di Bilancio 2021 l'ambito di operatività dei WBO, con la possibilità di accedere ai finanziamenti, è stata estesa alle ipotesi di subentro dei lavoratori tramite cooperative in società che non si trovano in stato di crisi, consentendo la continuità aziendale in tutte quelle ipotesi in cui, per esempio, non si è realizzato un cambio generazionale nella proprietà.
Anche in questo caso, sono state previste forme di agevolazione dei trattamenti fiscali per supportare l'iniziativa imprenditoriale dei lavoratori e favorire il reperimento di fondi. È previsto, infatti, che il trattamento di fine rapporto che i lavoratori destinano alla sottoscrizione del capitale sociale delle cooperative non costituisce reddito imponibile per i lavoratori.
La Legge di Bilancio 2021 ha, inoltre, introdotto ulteriori agevolazioni:
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Approfondisci con
Per Workers BuyOut, detto anche WBO, si intende un'operazione di salvataggio aziendale, o di un ramo della stessa, realizzata da parte dei dipendenti che subentrano nella proprietà acquistandone le quote.
Marco Proietti
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.