A partire dal 19 marzo 2024 è in vigore il c.d. Decreto Anziani (D.Lgs. 29/2024), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 marzo 2024 n. 65, con il quale il Governo mira a realizzare una riforma delle politiche rivolte alla popolazione più anziana.
Lo scopo del nuovo Decreto
Il Decreto reca disposizioni volte a promuovere la dignità e l'autonomia, l'inclusione sociale, l'invecchiamento attivo e la prevenzione della fragilità della popolazione anziana, anche attraverso l'accesso:
alla valutazione multidimensionale unificata;
a strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio.
Inoltre, si cerca di:
contrastare l'isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva;
promuovere la coabitazione solidale domiciliare per le persone anziane (senior cohousing) e la coabitazione intergenerazionale (cohousing intergenerazionale) e lo sviluppo di forme di turismo del benessere e di turismo lento;
riordinare, semplificare, coordinare e rendere più efficaci le attività di assistenza sociale, sanitaria e sociosanitaria per le persone anziane non autosufficienti, anche attraverso il coordinamento e il riordino delle risorse disponibili;
assicurare la sostenibilità economica e la flessibilità dei servizi di cura e assistenza a lungo termine per le persone anziane e per le persone anziane non autosufficienti.
Misure per la prevenzione della fragilità e la promozione della salute delle persone anziane
Allo scopo di promuovere la salute e la cultura della prevenzione lungo tutto il corso della vita, nonché l'autonomia e l'inclusione sociale delle persone anziane mediante la valorizzazione del loro contributo anche in attività socioeducative e ricreative a favore dei giovani, il Ministero della Salute realizza periodiche campagne istituzionali di comunicazione e sensibilizzazione in materia di invecchiamento attivo, su temi di interesse pubblico e sociale.
Le iniziative di comunicazione e di sensibilizzazione sono volte a favorire l'invecchiamento attivo attraverso la promozione di comportamenti consapevoli e virtuosi, tra i quali:
l'osservanza di uno stile di vita sano e attivo in ogni fase della vita;
l'adesione costante agli interventi di prevenzione offerti dal SSN;
la conoscenza adeguata delle misure di sicurezza da adottare in ambiente domestico per la prevenzione di incidenti.
Luoghi di lavoro: misure per la promozione della salute e dell'invecchiamento attivo
Nei luoghi di lavoro, la promozione della salute, la cultura della prevenzione e l'invecchiamento sano e attivo della popolazione anziana sono garantiti dal datore di lavoro attraverso gli obblighi di valutazione dei fattori di rischio e di sorveglianza sanitaria, tenendo conto del modello sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro - Workplace Health Promotion (WHP) raccomandato dall'Organizzazione mondiale della sanità e delle indicazioni contenute nel PNP, che prevedono l'attivazione di processi e interventi tesi a rendere il luogo di lavoro un ambiente adatto anche alle persone anziane attraverso idonei cambiamenti organizzativi.
Il datore di lavoro adotta ogni iniziativa diretta a favorire le persone anziane nello svolgimento, anche parziale, della prestazione lavorativa in modalità agile, nel rispetto della disciplina prevista dai contratti collettivi nazionali di settore vigenti.
Istituzione della prestazione universale
In via sperimentale, dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026, è istituita una prestazione universale, subordinata allo specifico bisogno assistenziale al fine di promuovere il progressivo potenziamento delle prestazioni assistenziali per il sostegno della domiciliarità e dell'autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti.
L'INPS provvede all'individuazione dello stato di bisogno assistenziale, di livello gravissimo, dei soggetti anziani sulla base delle informazioni sanitarie a disposizione nei propri archivi e delle indicazioni fornite dalla Commissione.
Con DM saranno individuati gli indicatori atti alla definizione dei criteri di classificazione dello stato di bisogno assistenziale gravissimo e le modalità di attuazione della nuova prestazione.
Le ulteriori misure previste dal Decreto
Il Decreto, oltre a quanto precedentemente illustrato, prevede ulteriori misure volte ad esempio a:
favorire l'invecchiamento attivo mediante la promozione dell'impegno delle persone anziane in attività di utilità sociale e di volontariato;
promuovere la mobilità delle persone anziane;
contrastare l'isolamento e la deprivazione relazionale e affettiva delle persone anziane, nonché a promuovere il mantenimento delle capacità fisiche, intellettive e sociali.
Ulteriori disposizioni riguardano la materia dell’assistenza sociale, sanitaria, sociosanitaria, tramite il riordino delle attività di assistenza sociale.
Fonte: D.Lgs. 29/2024