mercoledì 13/03/2024 • 14:31
L'Agenzia delle Entrate, con Risp. 12 marzo 2024 n. 67, ha chiarito il trattamento fiscale dell'attività di cattura, prelievo, trasporto a terra e commercializzazione del granchio blu, nelle zone di Sacca di Goro e Comacchio (Emilia Romagna).
redazione Memento
Con la risposta n. 67 del 12 marzo 2024, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che l'attività di cattura, prelievo, trasporto a terra e commercializzazione del granchio blu, nelle zone dell'Emilia Romagna colpite dalla proliferazione del crostaceo, non rilevano ai fini IRPEF in quanto assorbite dall'attività principale di allevamento ittico (art. 3 ter DL 106/2005). Ai fini IVA, tali attività rientrano nell'ambito dell'acquacoltura con conseguente applicazione della detrazione forfettizzata riconosciuta ai produttori agricoli (art. 34 DPR 633/72). Le somme ottenute dall'eventuale commercializzazione di questa tipologia di granchi (peraltro marginale visto lo scarso appeal di questo prodotto) non sono soggette a IVA data la loro natura risarcitoria e si possono considerare alla stregua dei contributi statali erogati favore dei consorzi e delle imprese di acquacoltura e della pesca che provvedono alla cattura ed allo smaltimento della predetta specie (DL 104/2023). Si ricorda che è imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse (art. 2135 c.c.). Fermo restando ciò, l'acquacoltura è l'attività economica organizzata, esercitata professionalmente, diretta all'allevamento o alla coltura di organismi acquatici attraverso la cura e lo sviluppo di un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, in acque dolci, salmastre o marine. Sono connesse all'acquacoltura le attività, esercitate dal medesimo acquacoltore, dirette all'attuazione di interventi di gestione attiva, finalizzati alla valorizzazione produttiva, all'uso sostenibile degli ecosistemi acquatici ed alla tutela dell'ambiente costiero (art. 3 D.Lgs. 4/2012). Nel caso di specie, l'istante svolge l'attività di allevamento di molluschi nelle aree marittime demaniali in zona Sacca di Goro e Comacchio, con concessione rilasciata dalla regione Emilia Romagna. Attualmente il granchio blu sta distruggendo molluschi, piccoli crostacei e avannotti, tanto che i sindaci di Goro e Comacchio hanno emesso un'ordinanza, in deroga alle vigenti disposizioni sulle licenze di pesca, che autorizza gli acquacoltori a catturare, prelevare, trasportare a terra e commercializzare il crostaceo all'interno degli impianti di molluschicoltura con l'utilizzo dei relativi attrezzi. Tale autorizzazione è concessa fino al 31 luglio 2024, ma la scadenza può essere prorogata, su semplice richiesta, qualora il problema persista. Fonte: Risp. AE 12 marzo 2024 n. 67
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