sabato 09/03/2024 • 06:00
La formazione gioca un ruolo fondamentale per l’ottenimento della certificazione per la parità di genere. A questo proposito, il Ministero del Lavoro ha individuato quali attività formative consentono l’accesso al Fondo finanziato dalle Regioni. Di questo e di tanto altro si parlerà all’evento del 13 marzo presso la sede di Giuffrè Francis Lefebvre a Milano.
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Nelle linee guida Uni/PdR 125:2022 sulla certificazione per la parità di genere gioca un ruolo fondamentale la formazione. Sono due le traiettorie su cui essa si snoda:
Il Fondo per le attività formative
Come avremo modo di approfondire durante l’incontro del 13 marzo 2024 presso la sede milanese di Giuffrè Francis Lefebvre, lungo queste due traiettorie, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 6 marzo 2024, il Decreto 18 gennaio 2024 che individua le misure formative per consentire l’accesso al «Fondo per le attività di formazione propedeutiche all’ottenimento della certificazione della parità di genere», nonché le modalità di ripartizione e trasferimento delle risorse alle Regioni.
Per il finanziamento delle suddette attività è stata stanziata la cifra di tre milioni di euro, ripartiti tra Regioni e Province Autonome, ed è stato stabilito che gli interventi formativi dovranno concludersi entro il 30 giugno 2025.
La trasmissione della documentazione
Ai sensi dell’articolo 3 del Decreto, le risorse sono erogate da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali alle Regioni attraverso articolate modalità.
In primo luogo, è previsto un acconto pari al 75% del contributo assegnato che viene erogato previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali del modello di dichiarazione di assunzione di impegni giuridicamente vincolanti (c.d. IGV).
In secondo luogo, alla dichiarazione di IGV dovrà essere allegata copia di uno o più atti di assunzione di impegno giuridicamente vincolante riferiti all'ammontare complessivo delle risorse assegnate, indicato nella stessa dichiarazione.
Infine, la restante quota nel limite del 25% è erogata previa trasmissione da parte delle amministrazioni regionali del report di sintesi degli interventi rendicontati in relazione agli impegni adottati. Al report, tuttavia, dovrà essere allegata anche una relazione sintetica descrittiva degli esiti degli interventi posti a finanziamento.
La mancata trasmissione della documentazione entro il 30 giugno 2024, autorizza il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali all’eventuale disimpegno e riassegnazione delle somme non utilizzate in favore delle Regioni che hanno presentato richiesta di acconto.
La realizzazione delle attività formative
Tuttavia, per la realizzazione delle attività di formazione finalizzate al conseguimento della certificazione della Parità di Genere, rimaniamo in attesa del Decreto congiunto del Ministero del Lavoro e delle Pari opportunità d’intesa con le Amministrazioni regionali e il supporto dell’Inapp (Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche).
In definitiva, la formazione si conferma come il principale motore di ogni cambiamento culturale. Compreso quello che ha come scopo il ribaltamento del novecentesco paradigma del patriarcato.
Aveva ragione Einaudi quando declamava: “conoscere per deliberare”.
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