venerdì 08/03/2024 • 12:12
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, con Com. Stampa 7 marzo 2024, diffonde l’analisi effettuata sulle tendenze dell’occupazione femminile in Italia nel 2024: giovani e over 55 trainano il mercato del lavoro.
redazione Memento
L’occupazione femminile in Italia raggiunge livelli mai visti, con oltre 10 milioni di occupate a gennaio 2024. Questi sono i dati riportati dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro nella nota realizzata sulla base dei recenti dati ISTAT, dal titolo “Tendenze dell’occupazione femminile in Italia al 2024” che si focalizza anche sull’impatto delle dinamiche demografiche sul mercato del lavoro femminile. L’aumento dell’occupazione femminile deve, infatti, essere un obiettivo da perseguire sensibilizzando maggiormente le imprese ad adottare politiche che favoriscano opportunità professionali e di inclusione delle donne in azienda. I driver della crescita occupazionale A trainare la crescita: le fasce d’età più adulte, in particolare le 55-64enni, che hanno registrato un incremento di 284mila occupate (+15,1%) tra il 2019 e il 2023; la componente giovanile: tra le 25-34enni, l’occupazione aumenta del 2,4%, mentre tra le under25 la crescita è del 6,6%. La riduzione occupazionale tra le 35-44enni Si registra, tuttavia, una diminuzione rilevante nelle fasce d’età centrali: tra le 35-44enni l’occupazione cala del 7,9%, con un saldo di circa 200mila occupate in meno. Un dato riconducibile agli effetti che i processi demografici in corso stanno determinando sul mercato del lavoro. La conseguenza più immediata è quindi un’accelerazione dei processi di invecchiamento della forza lavoro dovuta al rapido slittamento in avanti delle lavoratrici più adulte. Quali settori crescono maggiormente A trainare la ripresa, i servizi di informazione e comunicazione (+19,4%), i comparti sanità e istruzione (+4,4%) e il settore turistico. Saldo occupazionale positivo anche per il comparto industriale, spinto dalle performance delle costruzioni. Il miglioramento delle condizioni contrattuali Risulta in crescita il numero delle occupate tra le professioni qualificate e tecniche, in particolare nell’ultimo anno (+6% tra il 2022 e il 2023). Con riferimento alla condizione contrattuale, da segnalare il netto incremento, soprattutto tra le giovani, dei contratti a tempo indeterminato (+8,3% tra il 2019 e il 2023). I risultati sul territorio A livello territoriale, nel Mezzogiorno si registra un aumento del 2,5% del numero di occupate, contro l’1,2% del Nord Ovest e lo 0,1% del Centro. Risultati incoraggianti che non possono, tuttavia, nascondere le disparità regionali: a fronte delle ottime performance di Puglia (+8,4%) e Abruzzo (+6%) e in parte Sicilia (+4,2%), vi sono la Campania (-2,2%) e la Sardegna (-1,1%) che a tre anni dalla pandemia non hanno ancora recuperato i livelli pre-COVID. Fonte: Com. Stampa CdL 7 marzo 2024
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