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martedì 30/01/2024 • 06:00

Contabilità CONSULTAZIONE PUBBLICA

PMI: principi ESG anche su base volontaria

Prosegue il processo di predisposizione dei principi di sostenibilità (ESRS) ai fini del Corporate Sustainaibility Reporting. È stata aperta dall'EFRAG la consultazione pubblica in merito ai principi destinati alle piccole e medie imprese quotate, che saranno tenute a predisporre il report di sostenibilità a partire dall'esercizio 2016.

di Carlo Maria Andò - Commercialista e revisore legale, EY

+ -
  • Tempo di lettura 1 min.
  • Ascolta la news 5:03

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Non si arresta il cammino iniziato nel 2020 nella predisposizione e l'adozione dei principi di sostenibilità “ESRS” ai fini della Corporate Sustainaibility Reporting Directive (CSRD), la quale prevede, come noto, l'estensione progressiva dell'obbligo di rendicontazione ad una platea più ampia di imprese rispetto a quelle a cui oggi è richiesta la pubblicazione della dichiarazione di carattere non finanziario prevista dal D.Lgs. 254/2016.

L'EFRAG, in particolare, è il soggetto incaricato a concepire i principi in parola suddivisi in diversi set a seconda del gruppo di imprese chiamate ad applicarli.

Ecco che, quindi, dopo l'adozione da parte della Commissione Europea, tramite apposito Regolamento Delegato, degli standard definitivi concepiti dall'EFRAG su cui si baserà la rendicontazione sulla sostenibilità delle imprese soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), sono in corso le attività per il concepimento degli standard definire gli obblighi informativi per specifico settore, ma soprattutto quelli applicabili in capo alle PMI quotate.

Si ricorda, infatti, che secondo quanto previsto dalla direttiva in parola, la CSRD troverà applicazione come rappresentato di seguito:

1° esercizio di riferimento

1° anno di pubblicazione del report

Tipologia di imprese

2024

2025

Grandi imprese di interesse pubblico già soggette a DNF

2025

2026

Imprese di grandi dimensioni

2026

2027

PMI quotate (tranne microimprese)

2028

2029

Imprese di paesi terzi con filiale in UE e ricavi superiori a € 150 milioni

In pubblicazione consultazione i principi per le PMI

Il 22 gennaio 2024, EFRAG ha avviato una consultazione pubblica su due bozze di standard (Exposure Draft) per la rendicontazione della sostenibilità per le PMI. La consultazione, aperta fino al 21 maggio 2024, riguarda in particolare:

  • uno standard per le PMI quotate (ESRS for Listed Small and Medium-sized enterprises – ESRS LSME) soggette, come visto, a CSRD a partire dall'esercizio 2026;
  • uno standard applicabile su base volontaria da parte delle PMI non quotate (Voluntary ESRS for Non-listed Small and Medium-Sized Enterprises - VSME).

Il primo set è concepito, come già anticipato, nell'ambito del mandato conferito all'EFRAG ai fini della CSRD con focus sulle PMI quotate. Molta attenzione è stata posta sul contemperamento tra l'esigenza di ottenere una rendicontazione chiara ed efficace e quella, al contempo, garantire proporzione tra la complessità dei requirements e le peculiarità di una PMI (con strutture talvolta snelle).

Lo standard LSME è composto al suo interno di 3 sezioni generali (General requirements, General disclosures e Policies, actions and targets) e tre sezioni dedicati alla rendicontazione delle variabili ESG (Environment, Social e Business conduct).

Con riguardo, invece, allo standard VSME, adottabile su base volontaria, in linea con quanto indicato nella COM(2023) 535 final (incentrata sulle misure di sostegno alle PMI anche nell'accesso alle risorse finanziarie sostenibili), ha l'obiettivo di supportare le microimprese nonché le PMI nel:

  1. contribuire a un'economia più sostenibile e inclusiva;
  2. migliorare la gestione delle questioni di sostenibilità con cui si confrontano, vale a dire le sfide ambientali e sociali come l'inquinamento, la salute e la sicurezza della forza lavoro. Questo sosterrà la loro crescita competitiva e aumenterà la loro resilienza a breve, medio e lungo termine;
  3. fornire informazioni che aiuteranno a soddisfare la domanda di dati da parte di prestatori di credito/fornitori di finanziamenti e investitori, agevolando così l'accesso al finanziamento per le imprese;
  4. fornire informazioni che aiuteranno a soddisfare le necessità di dati delle grandi imprese che richiedono informazioni sulla sostenibilità dai loro fornitori.

Va inteso, in altre parole, come uno strumento che consentirà di rispondere in modo efficiente e proporzionato alle richieste in merito alla sostenibilità da parte dei vari stakeholder e controparti commerciali, fornendo uno standard di riferimento che possa contenere già tutte le risposte alle molteplici richieste in ambito ESG che possano giungere da più parti (richieste che rappresentano un onere significativo per le PMI non quotate).

Lo standard VSME è anch'esso strutturato in un più sezioni:

  • Basic Module: è un modulo base, che comprende le Disclosure B 1 e B 2 e nonché le Metriche di Base da B 3 a B 12. Questo modulo costituisce l'informativa consigliata per le microimprese mentre un requisito minimo per le PMI. Non è richiesta un'analisi di materialità, ma in ogni caso l'informativa sui punti B 3-B 12 devono essere fornite quando applicabili alle circostanze specifiche dell'impresa.
  • Narrative-Policies, Actions and Targets (PAT) Module: questo modulo definisce le Disclosure narrative (N1 – N5), con un taglio più analitico, in relazione alle Politiche, alle Azioni e agli Obiettivi in ambito di sostenibilità, che devono essere riportate in aggiunta alle divulgazioni B 1-B 12. È richiesta un'analisi di materialità per divulgare quali tra le questioni di sostenibilità indicate nell'Appendice B sono rilevanti per l'attività e l'organizzazione dell'impresa.
  • Business Partner Module: questo modulo stabilisce i punti da riportare in aggiunta alle divulgazioni B 1-B 12, il cui contenuto dovrebbe rispecchiare quanto solitamente richiesto da parte di finanziatori, investitori e clienti aziendali dell'impresa. È richiesta un'analisi di materialità per definire quali tra le questioni di sostenibilità indicate nell'Appendice B sono rilevanti per l'attività e l'organizzazione dell'impresa.

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Angeloantonio Russo

- Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese

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