domenica 31/12/2023 • 06:00
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023, il Decreto Milleproroghe (DL 215/2023). Il testo prevede la proroga dei termini di prossima scadenza, in diversi ambiti, dall'economia all'agricoltura, passando dalla giustizia. Nessuna proroga per il Decreto Crescita nello sport e per lo smart working nella PA.
Al fine di garantire la continuità dell'azione amministrativa e di adottare misure organizzative essenziali per l'efficienza e l'efficacia dell'azione delle Pubbliche Amministrazioni, l'Esecutivo ha approvato nei giorni scorsi un decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (cd. “Decreto Milleproroghe”), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30 dicembre 2023. Il testo prevede la proroga dei termini di prossima scadenza, in diversi ambiti. Economia e finanze Il DL in commento, prevede la proroga al 31 dicembre 2024 del termine relativo alla disciplina dei contratti di locazione passiva stipulati dalle Amministrazioni statali. Viene esteso, inoltre, sino a 72 mesi, il termine per la presentazione di specifiche istanze di liquidazione di crediti derivanti da obbligazioni contratte dal comune di Roma. Un'ulteriore proroga, per il 2024, riguarda il divieto di fatturazione elettronica per i soggetti IVA che effettuano prestazioni o cessioni sanitarie (operatori sanitari) nei confronti di consumatori finali persone fisiche (non soggetti IVA). La proroga di un anno è, invece, prevista per i termini per la notifica degli atti di recupero in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 30 giugno 2024. Per quanto concerne i giochi del Lotto e del Superenalotto, si prevede che le estrazioni settimanali aggiuntive, previste per il solo 2023, continuino a svolgersi anche nel 2024. È consentito a determinate società cooperative che concedono finanziamenti ai propri soci, di continuare a svolgere la propria attività fino al 31 dicembre 2024, senza il rispetto dei prescritti obblighi d'iscrizione nell'albo degli intermediari finanziari, qualora sussistano determinate condizioni. Giustizia In materia di Giustizia, sono previste una serie di proroghe e differimenti. Nello specifico, si dispone il differimento al 31 dicembre 2024 dell'efficacia delle disposizioni in base alle quali possono concorrere all'attribuzione degli incarichi direttivi e semidirettivi soltanto i magistrati che hanno partecipato all'apposito corso di formazione. È, altresì, previsto che, qualora il periodo massimo di permanenza dei magistrati presso lo stesso ufficio giudiziario con le medesime funzioni o nella stessa posizione tabellare o nel medesimo gruppo di lavoro scada prima del 31 dicembre 2024, sia prorogato fino a tale data. Viene disposta anche la proroga al 17 ottobre 2024, della data sino alla quale si potrà continuare a delegare ai giudici onorari l'ascolto dei minori. Un'altra rilevante proroga è quella prevista in materia d'impugnazioni: viene, infatti, differita al 30 giugno 2024, l'efficacia del regime precedente alle modifiche apportate con la riforma “Cartabia” (D.Lgs. 150/2022). Agricoltura In caso di erogazione di aiuti, benefici e contributi finanziari a carico delle risorse pubbliche rispetto ai quali sia prevista l'erogazione a titolo d'anticipo e di saldo, il decreto-legge in esame proroga fino al 31 dicembre 2024 il sistema secondo il quale le Amministrazioni competenti possano rinviare al momento dell'erogazione del saldo l'esecuzione dei controlli in materia di regolarità contributiva (DURC) ed in materia d'inadempienza rispetto all'obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento da parte dell'Agenzia delle Entrate. In tal caso, il pagamento in anticipo è sottoposto a clausola risolutiva e, quindi, al recupero dei benefici erogati. Decreto Crescita: niente proroga per lavoratori sportivi Il decreto non ha, invece, prorogato, come si era inizialmente paventato (era in itinere una proroga sino al 29 febbraio 2024), il regime fiscale speciale per gli impatriati lavoratori sportivi, previsto dal “Decreto Crescita”. Tale decisione, per certi versi inaspettata, ha creato polemiche e perplessità soprattutto nel mondo del calcio professionistico che, comunque, in Italia, genera tra gli 800 e i 900 milioni all'anno di gettito fiscale. Dal gennaio 2024, comunque, i calciatori professionisti potrebbero rientrare nel regime impatriati ordinario. Di conseguenza, il bonus fiscale varrebbe solo per stipendi fino a 600 mila euro e andrebbe, quindi, a riguardare solo una determinata e ridotta fascia di calciatori professionisti. Nessuna proroga dello smart working nella PA Un'altra mancata proroga all'interno del Decreto Milleproroghe è quella riguardante lo smart working nel pubblico per i lavoratori fragili e i genitori con figli sotto i 14 anni. Nella Pubblica Amministrazione, quindi, lo smart working agevolato, senza accordo individuale, è consentito solo fino al 31 dicembre 2023. Si ricorda, inoltre, che il Decreto Anticipi ha prorogato, invece, il lavoro agile fino al 31 marzo 2024, sia per i “lavoratori fragili” che per i genitori di figli under 14 del settore privato. Fonte: DL 215/2023 (GU 30 dicembre 2023 n. 303)
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