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venerdì 29/12/2023 • 06:00

Speciali IRPEF, contenzioso e adempimento collaborativo

CdM: via libera a Milleproroghe e decreti delegati della Riforma Fiscale

Il Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2023 ha approvato in esame definitivo quattro decreti legislativi d'attuazione della riforma fiscale: IRPEF e altre misure in tema di imposte sui redditi, Statuto del contribuente, contenzioso tributario e adempimento collaborativo. Quali sono le altre novità approvate dal Consiglio dei Ministri?

di Pietro Mosella - Giornalista pubblicista

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Ultimo Consiglio dei Ministri del 2023 e via libera a rilevanti provvedimenti da parte del Governo, a partire dai quattro decreti legislativi, approvati in esame definitivo, d'attuazione della delega al Governo per la riforma fiscale (L. 111/2023). Si tratta, nello specifico, dei decreti legislativi riguardanti l'attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche, le disposizioni in materia di contenzioso tributario, le modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente e le disposizioni in materia d'adempimento collaborativo. L'Esecutivo, inoltre, ha approvato un decreto-legge, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi (Milleproroghe), nonché un provvedimento specifico sul Superbonus che prevede misure specifiche con la possibilità di continuare ad utilizzare l'agevolazione, anche se ridotta, per il 2024. Attuazione primo modulo di riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche Al fine di garantire il massimo sostegno alle organizzazioni non lucrative d'utilità sociale (ONLUS), alle associazioni che si occupano d'iniziative umanitarie (religiose o laiche) ed agli enti del Terzo settore, anche in considerazione delle osservazioni in merito formulate dalle competenti Commissioni parlamentari, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di modificare il testo approvato in esame preliminare, nella parte relativa alle disposizioni di revisione della detrazione dall'imposta lorda, spettante per l'anno 2024, per le erogazioni liberali a favore di tali soggetti. Anche nel 2024, quindi, le donazioni effettuate verso questi soggetti non saranno sottoposte alla decurtazione di 260 euro che rimane, invece, ferma per le erogazioni liberali in favore dei partiti politici. Disposizioni in materia di contenzioso tributario Il testo tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza unificata. Sono state modificate, tra l'altro, le disposizioni relative alle spese di giudizio prevedendo la compensazione delle stesse, oltre che in caso di soccombenza reciproca e quando ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, anche nel caso in cui la parte è risultata vittoriosa sulla base di documenti decisivi che la stessa ha prodotto solo nel corso del giudizio. Solo per le controversie in cui il contribuente è costituito in giudizio personalmente, inoltre, si ammette la possibilità di utilizzare anche la modalità di notifica e di deposito cartaceo degli atti. S'include, altresì, il rifiuto espresso dell'istanza di autotutela tra gli atti impugnabili. Si prevede che, alla parte che lo abbia richiesto, sia garantito il diritto di discutere da remoto anche in caso di discussione in presenza e si chiarisce che, nel caso in cui una parte chieda di discutere in presenza, il giudice e il personale amministrativo partecipano sempre in presenza. Infine, si definiscono con maggior chiarezza le modalità della redazione della sentenza in forma semplificata prevedendo che il giudice, nei casi di manifesta fondatezza, inammissibilità, improcedibilità o infondatezza del ricorso, decida, con motivazione recante un sintetico riferimento al punto di fatto o di diritto ritenuto risolutivo o ad un precedente conforme. Modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente L'Esecutivo ha approvato in esame definitivo anche il decreto legislativo recante le modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente. In considerazione dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti e dalla Conferenza unificata, infatti, sono state apportate alcune modifiche al testo approvato in esame preliminare. Tra l'altro, si valorizza la vocazione delle disposizioni dello Statuto del contribuente, quali norme di diretta attuazione dei principi costituzionali, di quelli dell'ordinamento dell'Unione Europea e della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Per gli atti d'accertamento adottati all'esito del contraddittorio con il contribuente, inoltre, si prevede l'obbligo di una motivazione rafforzata rispetto alle deduzioni non accolte. Si rivede anche il regime temporale del contraddittorio preventivo, escludendo la possibilità di prorogare il termine ordinario di 60 giorni. Le ulteriori modifiche apportate allo Statuto sono le seguenti: s'introduce nello Statuto del contribuente la disciplina in tema di nullità, estendendo la stessa anche ai casi di difetto assoluto di attribuzione e di violazione e/o elusione del giudicato; si amplia la casistica delle ipotesi di autotutela obbligatoria ad altre fattispecie, quali la mancata considerazione di pagamenti d'imposta regolarmente eseguiti, la mancanza di documentazione successivamente sanata non oltre i termini di decadenza e l'errore sul presupposto dell'imposta e si innalza a un anno il limite temporale per procedere all'autotutela dopo la definitività dell'atto; si riqualificano come annullabili gli atti dell'Amministrazione finanziaria adottati in difformità dal contenuto della risposta, espressa o tacita, precedentemente resa a un'istanza di interpello. Disposizioni in materia di adempimento collaborativo In considerazione dei pareri espressi dalle Commissioni parlamentari competenti, rispetto al testo approvato in esame preliminare, sono state apportate modifiche attinenti, tra l'altro, al regolamento relativo ai compiti, agli adempimenti e ai requisiti richiesti agli avvocati e ai dottori commercialisti abilitati al rilascio della certificazione del tax control framework (TCF), prevedendo che ai suddetti professionisti, ai fini del rilascio della certificazione, è consentito di avvalersi dei consulenti del lavoro per le materie di loro competenza. Resta fermo in ogni caso che il professionista indipendente abilitato al rilascio, anche in ordine alla conformità ai principi contabili, è esclusivamente quello iscritto all'albo degli avvocati o dei dottori commercialisti ed esperti contabili. È stata riformulata, inoltre, la disposizione relativa alla certificazione tributaria, prevista dall'art. 36 del D.Lgs. 241/1997, per i soggetti che aderiscono all'adempimento collaborativo, prevedendo che la stessa attesti la corretta applicazione delle norme tributarie sostanziali, nonché l'esecuzione degli adempimenti, dei controlli e delle attività indicati annualmente con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze. Disposizioni urgenti in materia di termini normativi (Milleproroghe) L'Esecutivo, come sopra anticipato, ha approvato anche un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di termini normativi. Al fine di garantire la continuità dell'azione amministrativa e di adottare misure organizzative essenziali per l'efficienza e l'efficacia dell'azione delle Pubbliche Amministrazioni, il testo prevede la proroga di termini di prossima scadenza, in diversi ambiti, ovvero: Pubblica Amministrazione; Interno; Economia e Finanze; Salute; Istruzione e merito; Università e ricerca; Cultura; Infrastrutture e trasporti; Affari esteri e cooperazione internazionale; Difesa e Giustizia; Ambiente e sicurezza energetica; Agricoltura, sovranità alimentare e foreste; Sport; Cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni – LEP; Editoria; Fondo Complementare al PNRR aree colpite dai terremoti del 2009 e del 2016; Previdenza. In sostanza il decreto in oggetto: proroga, per il 2024, il divieto di fatturazione elettronica per i soggetti IVA che effettuano prestazioni o cessioni sanitarie (operatori sanitari) nei confronti di consumatori finali persone fisiche (non soggetti IVA); proroga di un anno i termini per la notifica degli atti di recupero in scadenza tra il 31 dicembre 2023 e il 30 giugno 2024; consente a determinate società cooperative che concedono finanziamenti ai propri soci, di continuare a svolgere la propria attività fino al 31 dicembre 2024, senza il rispetto dei prescritti obblighi di iscrizione nell’albo degli intermediari finanziari, qualora sussistano determinate condizioni; proroga al 30 giugno 2024 i termini (scaduti al 30 novembre 2023) relativi all'acquisto dei beni strumentali agevolati da Impresa 4.0. Decreto-Legge sul Superbonus Il Consiglio dei Ministri, infine, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali di cui agli artt. 119, 119-ter e 121 del DL 34/2020, convertito, con modificazioni, dalla L. 77/2020. Tale decreto prevede che, in relazione ai cantieri avviati nel rispetto dei termini relativi alla normativa sul Superbonus 110%, sarà riconosciuto il credito d'imposta per tutti lavori realizzati ed asseverati al 31 dicembre 2023. Per le opere ancora da effettuare, a partire dal 1° gennaio 2024 si confermano le percentuali previste a legislazione vigente. Al fine di tutelare i cittadini con i redditi più bassi e di consentire la conclusione dei cantieri Superbonus 110% che abbiano raggiunto uno stato d'avanzamento dei lavori non inferiore al 60 per cento al 31 dicembre 2023, è previsto uno specifico contributo, riservato ai percettori di redditi inferiori a 15.000 euro, in relazione alle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 ottobre 2024. Il contributo sarà erogato, nei limiti delle risorse disponibili, dall'Agenzia delle Entrate, secondo criteri e modalità determinati con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro sessanta giorni e non concorrerà alla formazione della base imponibile delle imposte sui redditi. A partire dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in commento, si esclude la possibilità di cessione del credito d'imposta nel caso d'interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici relativi alle zone sismiche 1-2-3 compresi in piani di recupero di patrimoni edilizi o riqualificazione urbana e per le quali non sia stato richiesto, prima della stessa data, il relativo titolo abilitativo. Infine, a tutela delle persone con disabilità ed al fine di evitare l'uso improprio dei bonus per l'abbattimento delle barriere architettoniche, si limita il novero degli interventi sottoposti all'agevolazione ed i casi per i quali continua ad essere previsto sconto in fattura e cessione del credito, salvaguardano la tutela delle persone con disabilità. Sarà necessaria, inoltre, un'apposita asseverazione per il rispetto dei requisiti e sarà richiesta la tracciabilità dei pagamenti, da effettuare con il bonifico parlante. ...

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