venerdì 15/12/2023 • 06:00
Consiglio e Parlamento UE hanno raggiunto un accordo provvisorio su una proposta di direttiva volta a migliorare le condizioni dei lavoratori delle piattaforme digitali. La direttiva contribuisce a determinare la corretta qualificazione del rapporto di lavoro e stabilisce la prime norme UE sull'uso dei sistemi algoritmici sul lavoro.
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Con notizia pubblicata sul sito istituzionale il 13 dicembre, è stato reso noto che il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su una “proposta di direttiva volta a migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme digitali.”
Le piattaforme digitali hanno visto negli ultimi anni, e vedranno nel futuro, una crescita esponenziale che sta coinvolgendo e coinvolgerà un numero sempre maggiore di settori e, conseguentemente, di lavoratori. Si è iniziati dal settore della consegna del cibo; è seguito quello dei tassisti, dei domestici.
A fronte di un fenomeno in tale espansione, soprattutto caratterizzato da una forte componente di autonomia nello svolgimento della prestazione lavorativa, oltre che da una estrema semplicità delle mansioni da svolgere e dall’affidamento dell’organizzazione del lavoro ad una piattaforma digitale, si è posto il problema di qualificare correttamente rapporti di lavoro, che erano stati concepiti, invece, “di default” come rapporti di lavoro autonomo.
Invero, la giurisprudenza, la contrattazione collettiva e le norme di legge, non consentono a priori di escludere l’esistenza degli indici rivelatori di un rapporto di lavoro subordinato in presenza di lavoro organizzato tramite l’utilizzo di piattaforme digitali, ponendosi il tema quindi di dover permettere a lavoratori di fatto subordinati...
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Pasquale Staropoli
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