sabato 16/12/2023 • 06:00
In ordine all'esigenza di una formazione continua, l'Agenzia delle Dogane obbliga coloro che abbiano ottenuto la “qualifica professionale” ai fini AEO, ad un aggiornamento professionale, con cadenza biennale. L'aggiornamento professionale obbligatorio dovrà prevedere almeno trenta ore in una o più materie riferibili a quelle previste per i corsi accreditati.
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Il Codice Doganale dell'Unione (CDU) – articolo 39, lettera d) – ed il relativo Regolamento di Esecuzione (RE) – articolo 27, paragrafo 1, lettera b) – disciplinano i criteri e le condizioni per il conseguimento di uno dei requisiti che connotano lo status di Operatore Economico Autorizzato. Si tratta del possesso di “qualifiche professionali” connesse all'attività doganale svolta da comprovare mediante il “completamento con profitto di una formazione riguardante la legislazione doganale, coerente e pertinente in rapporto al suo coinvolgimento in attività connesse al settore doganale”.
In particolare, il RE prevede al fine dell'osservanza dell'articolo 39 lettera d) del CDU che il richiedente l'autorizzazione AEO - “Authorized Economic Operator” - o la persona responsabile delle questioni doganali del richiedente tale autorizzazione abbiano completato con profitto una formazione riguardante la legislazione doganale che possa soddisfare gli “standard pratici di competenza” previsti per l'ottenimento dell'AEO.
Con Determinazione direttoriale prot. n. 188/RU del 13 gennaio 2017, l'Agenzia delle Dogane ha definito i criteri essenziali per organizzazione e lo svolgimento delle attività formative idonee a soddisfare il requisito inerente la “qualifica professionale” ai fini AEO.
La formazione è attuata mediante corsi articolati in cinque moduli tali da affrontare le tematiche procedurali e le questioni doganali più rilevanti. Inoltre, con Determinazione direttoriale prot. n. 123923/RU del 29 aprile 2020, ADM ha adottato l'innalzamento a 200 ore minimo (rispetto alle precedenti 80 ore) del monte ore di formazione obbligatoria da poter svolgere in modalità anche esclusivamente in videoconferenza tenuta dai “training providers”, ossia Enti, Università, Associazioni professionali accreditati presso l'Agenzia delle Dogane in conformità agli standard operativi uniformi - “Competence Framework Standard” - stabiliti dalla Commissione europea.
La Circolare delle Dogane
Con la Circolare 27/2023 del 4 dicembre 2023, l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha aggiornato la regolamentazione dell'attività di formazione finalizzata al conseguimento della qualifica professionale ai fini AEO di cui all'art. 39, lettera d) del Codice e all'articolo 27, paragrafo 1, lettera b), del Regolamento di Esecuzione (RE) UE 2015/2447.
La circolare in questione, in particolare, in ordine all'esigenza di una formazione continua, quale elemento indispensabile per migliorare il livello di qualificazione e le competenze professionali acquisite, obbliga ad un aggiornamento professionale, con cadenza biennale, a coloro che abbiano ottenuto la “qualifica professionale” ai fini AEO. L'aggiornamento professionale obbligatorio dovrà prevedere almeno trenta ore in una o più materie riferibili a quelle previste per i corsi accreditati.
L'evoluzione della formazione qualificata in ambito doganale rappresenta una chiara evidenza dell'attenzione che le autorità unionali e nazionali rivolgono al particolare ambito. In un momento storico che vede il mercato globale sempre più orientato ad una più puntuale regolamentazione degli interscambi transnazionali, la disciplina doganale in ogni paese investe comparti regolatori più complessi che impongono una preparazione professionale raffinata con corsi di alta formazione parimenti qualificati.
Peraltro, la formazione richiesta investe diversificate discipline di carattere tributario ed extratributario. Il moderno “customs manager”, infatti, non esaurisce il suo ruolo nella gestione della tradizionale relazione con le autorità, con specifico riferimento alla fiscalità in importazione (per dazi, iva e accise), ma necessariamente deve estendere il proprio orizzonte di competenze ai molteplici profili regolatori che caratterizzano il commercio internazionale.
Osservazioni
Tra gli ambiti più significativi che una formazione qualificata deve affrontare, ci sono tematiche legate al controllo delle esportazioni per la rilevazione di eventuali materiali duali (dual use, Reg. UE 2021/821) per i quali è richiesta una autorizzazione all'esportazione, a cura dell'UAMA (Ministero degli Esteri). Sempre in esportazione, si annovera – altresì - la gestione dell'origine (preferenziale e non preferenziale) per consentire all'operatore economico di cogliere, in sicurezza, ogni vantaggio riferito a trattamento daziari agevolati o ad una etichettatura (made in) che valorizzi la commercializzazione dei prodotti esportati.
Inoltre, massima attenzione deve da ultimo essere prestata alle regole dettate dal green deal che impongono massima cautela nella importazione di merci che abbiano generato CO2 in paesi extraUE e per le quali sia necessaria un'attività di monitoraggio e successivo pagamento (CBAM – Carbon Border Adjustment Mechanism). In aggiunta, sempre con riferimento ai provvedimenti ambientali, medesime considerazioni valgono per la verifica delle normative REACH (Reg. UE 2023/2055) e ROHS, con il più recente inserimento delle regole sulla deforestazione (Reg. UE 2023/1115). Ancora, dal prossimo luglio 2024, sarà operativa la plastic tax che rappresenterà una nuova linea di accertamento per i “Manufatti in Plastica Con Singolo Impiego”, c.d. “MACSI”, introdotti nel nostro paese, da acquisti intraUE o da importazioni da paesi extraUE.
In definitiva, nella gestione della moderna trade compliance affidata in ogni giurisdizione a referenti aziendali sempre più qualificati, anche il background richiesto dalla attuale disciplina unionale tratteggia una figura con competenze interdisciplinari estese ed eterogenee, tributarie ed extratributarie. Tale “customs manager”, ponendosi come figura professionale specializzata, potrà con successo onorare adeguatamente ogni diverso nuovo adempimento con il duplice obiettivo di mitigare ogni esposizione al rischio di contestazioni e rendere la singola Società competitiva nei mercati esteri.
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redazione Memento
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