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giovedì 07/12/2023 • 06:00

Speciali DALLA CORTE DI GIUSTIZIA UE

Violazione nei depositi e garanzia apertura partita IVA: vertenze IVA 2022

Avanti la Corte di Giustizia UE sono state presentate domande pregiudiziali sulla possibilità di imporre l'IVA come sanzione per l'inosservanza del regime di vigilanza doganale del soggetto passivo e sulla revoca di un numero di identificazione IVA di una società a seguito della mancata costituzione della garanzia per il pagamento dei tributi, imposta a tale società.

di Renato Portale - Dottore commercialista in Lecco

+ -
  • Tempo di lettura 2 min.
  • Ascolta la news 5:03

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È possibile imporre l'IVA come sanzione per l'inosservanza del regime di vigilanza doganale del soggetto passivo, in conseguenza della reintroduzione in un deposito fiscale di gasolio da riscaldamento per il quale era già stata versata l'accisa, che sia stato rifiutato dai clienti? Inoltre, è possibile revocare un numero di identificazione IVA di una società a seguito della mancata costituzione della garanzia per il pagamento dei tributi, imposta a tale società? Queste alcune delle domande pregiudiziali sollevate nel 2022 avanti la Corte di giustizia UE. IVA come sanzione per violazioni nei depositi Una Corte tributaria rumena ha chiesto alla Corte di Giustizia se siano in contrasto con il principio di proporzionalità, con il principio di neutralità dell'IVA e con gli articoli 2, 250 e 273 della direttiva IVA, disposizioni e prassi nazionali, ai sensi delle quali viene imposta l'IVA su importi determinati in via supplementare dall'amministrazione tributaria a titolo di accisa sul gasolio come sanzione per l'inosservanza del regime di vigilanza doganale del soggetto passivo, in conseguenza della reintroduzione in deposito, effettuata da quest'ultimo, di prodotti energetici del tipo gasolio da riscaldamento, per i quali era già stata versata l'accisa, che sono stati rifiutati dai client...

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