giovedì 02/11/2023 • 06:00
IVA applicata con aliquota superiore a quella dovuta e rapporto tra giurisprudenza e normativa UE, sono le principali tematiche affrontate dalla Corte di Giustizia UE nel periodo luglio-settembre 2023. Come sono state risolte le questioni dalla Corte?
IVA superiore a quella dovuta La Corte di Giustizia UE, con la sentenza del 7 settembre 2023 (C-453/22), si è pronunciata su un caso in cui l'IVA è applicata con un'aliquota superiore a quella dovuta e consente la possibilità diretta verso l'erario per il recupero dell'imposta a favore dell'acquirente o del committente anche se esiste il rischio di doppio rimborso. Secondo la Corte, negare all'acquirente il rimborso dell'IVA a monte che gli è stata indebitamente fatturata e che ha pagato in eccesso ai suoi fornitori appare sproporzionato. Di conseguenza, se per l'acquirente non è facile ottenere dai fornitori il rimborso dell'IVA indebitamente fatturata, può, in assenza di frode, abuso o negligenza, rivolgersi direttamente all'A.F. in modo tale da ottenere il rimborso con gli interessi. Rapporto tra giurisprudenza e normativa UE La Corte di Giustizia UE, con la sentenza del 13 luglio 2023 (C-180/22), ha precisato che l'interpretazione del diritto dell'UE non può privare di qualsiasi effetto utile la formulazione chiara e precisa di una disposizione contenuta nella Direttiva IVA allorché il senso della disposizione risulta senza ambiguità dalla formulazione della norma. Quindi, la ...
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