X

Homepage

  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • Info dagli ordini
  • Podcast
  • Video
  • Rassegna stampa
  • Archivio ultime edizioni
  • Il mio archivio

Scopri i nostri servizi esclusivi

Registrati alla Newsletter

Iscriviti al canale WhatsApp

Segui il canale Spotify

  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
Altro
  • Fisco
  • Lavoro
  • Contabilità
  • Impresa
  • Finanziamenti
  • Mondo Digitale
  • Speciali
  • ARGOMENTI
  • Sostenibilità
Altro

lunedì 04/12/2023 • 06:00

Impresa Nuovo Regolamento UE

Economia circolare: integrata la disciplina UE sull’uso delle risorse

Il Regolamento delegato UE 2023/2486, pubblicato nella GU UE del 21 novembre, individua i criteri di vaglio tecnico relativi all’usosostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, alla transizione verso un’economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento o alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

di Andrea Quaranta - Environmental risk manager

+ -
  • Tempo di lettura 9 min.
  • Ascolta la news 5:03

  • caricamento..

Le premesse metodologiche

“I cambiamenti climatici avranno verosimilmente ricadute su tutti i settori dell’economia che dovranno perciò essere adattati agli effetti negativi del clima attuale e del clima previsto per il futuro. In futuro dovranno essere stabiliti i criteri di vaglio tecnico relativi al contributo sostanziale all’adattamento ai cambiamenti climatici per tutti i settori e le attività economiche cui si applicano i criteri di vaglio tecnico per il contributo sostanziale all’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, alla transizione verso un’economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento o alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi”.

Si concludono con queste parole i “considerando” del recente regolamento delegato che integra la disciplina degli investimenti sostenibili.

Al di là dell’utilizzo (secondo chi scrive) fuorviante dell’«avverbio dubitativo» (i cambiamenti climatici hanno già adesso ricadute sui settori dell’economia, e non «verosimilmente» in un futuro non ulteriormente specificato), nei 39 “considerando” del regolamento delegato sono contenuti tutti gli elementi per comprendere il significato delle norme contenute in ben 164 pagine di tabelle e analisi di tutti i “criteri di vaglio tecnico” che consentono di determinare:

- a quali condizioni si possa considerare che un’attività economica contribuisce in modo sostanziale:

  • all’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine;
  • alla transizione verso un’economia circolare;
  • alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento;
  • alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi;

- se non arreca un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale.

Il quadro generale di riferimento per i criteri di vaglio tecnico

Sono numerosi i regolamenti che disciplinano “pro quota” gli investimenti sostenibili.

L’obiettivo è lo stesso: stabilire un quadro generale per determinare se un’attività economica possa considerarsi ecosostenibile, al fine di individuare il grado di ecosostenibilità di un investimento.

Per farlo, è necessario stabilire dei criteri di vaglio tecnico per ogni specifico obiettivo ambientale e per ogni tipologia di attività presa in considerazione.

Il regolamento delegato, prima di addentrarsi nella disamina tecnica di ognuno di questi criteri, stabilisce le regole generali, il quadro di riferimento.

I criteri di vaglio tecnico per gli obiettivi ambientali relativi all’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, alla transizione verso un’economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento e alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi dovrebbero:

I «NACE» (Nomenclature statistique des Activités économiques dans la Communauté Européenne) sono codici che rispondono ad un criterio di armonizzazione statistica, finalizzato a disporre di una base di classificazione uniforme delle attività economiche in Unione Europea.

  • seguire la classificazione delle attività economiche NACE (la descrizione specifica delle attività economiche per le quali è opportuno fissare i criteri di vaglio tecnico dovrebbe includere i riferimenti indicativi ai codici NACE ad esse associabili, così da aiutare le imprese e i partecipanti ai mercati finanziari a individuarle);
  • assicurare che l’attività economica ha un impatto positivo su uno di questi obiettivi, facendo riferimento a valori limite o livelli di prestazione da raggiungere perché si possa considerare che l’attività economica contribuisce in modo sostanziale a uno di questi obiettivi;
  • poggiare sul diritto vigente e sulle migliori pratiche, norme tecniche e metodologie dell’Unione (o quanto meno, in caso di loro assenza, su norme tecniche consolidate elaborate da organismi privati riconosciuti a livello internazionale);
  • essere misurabili e, quindi, “assumere la forma di un valore limite o una prescrizione minima di tipo quantitativo, di un miglioramento relativo, di un insieme di prescrizioni qualitative riguardanti le prestazioni, di prescrizioni basate su processi o pratiche o di una descrizione precisa della natura dell’attività economica laddove questa possa contribuire in modo sostanziale agli obiettivi ambientali proprio in virtù della sua natura”;
  • tradurre la necessità di conseguire il buono stato delle matrici ambientali prese in considerazione, nell’ambito di un approccio integrato alla gestione delle acque, nel rispetto dell’integrità degli ecosistemi nel loro insieme;
  • assicurare che, fin dalla fase di progettazione e produzione, l’operatore abbia cura di conservare il valore del prodotto nel lungo periodo e ridurre i rifiuti durante il suo ciclo di vita.

Quando si considera un prodotto nell’ottica della circolarità, le fasi della progettazione e della produzione sono determinanti per garantirne la durabilità, il potenziale riutilizzo e la riciclabilità: si tratta di fasi fondamentali anche per ridurre il contenuto di sostanze pericolose e sostituire le sostanze “estremamente preoccupanti” nei materiali e nei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.

I criteri di vaglio tecnico per le attività di fabbricazione che contribuiscono in modo sostanziale alla transizione verso l’economia circolare dovrebbero, pertanto, stabilire specifiche di progettazione per la longevità, la riparabilità e il riutilizzo dei prodotti, così come specifiche relative all’impiego di materiali, sostanze e processi che consentano un riciclaggio di qualità del prodotto.

Durante la fase d’uso, il prodotto dovrebbe essere sottoposto a manutenzione per prolungarne la vita e ridurre al tempo stesso la quantità di rifiuti, e il prodotto dovrebbe essere smontato o trattato dopo il suo uso perché possa essere riutilizzato o riciclato per fabbricarne un altro: questo approccio può ridurre la dipendenza dell’economia dell’Unione dai materiali importati da paesi terzi, in special modo le materie prime critiche.

Le attività economiche per le quali è opportuno fissare i criteri di vaglio tecnico

Il regolamento delegato prende in considerazione specifiche attività economiche e settori che presentano il maggiore potenziale di conseguire gli obiettivi ambientali, cui si è fatto riferimento.

E così, in assenza di criteri di sostenibilità giuridicamente concordati sul ruolo della biomassa negli imballaggi di plastica, i criteri di vaglio tecnico per la fabbricazione di imballaggi di plastica che apportano un contributo sostanziale alla transizione verso un’economia circolare vertono sull’uso delle materie prime da rifiuti organici.

Una seconda categoria riguarda la “buona gestione dei rifiuti”, componente fondamentale dell’economia circolare che contribuisce a evitare che i rifiuti abbiano un impatto negativo sull’ambiente e sulla salute umana: partendo dalla gerarchia nella gestione dei rifiuti, il regolamento delegato sottolinea l’importanza di prendere in considerazione anche i criteri tecnici di vaglio per l’incenerimento dei rifiuti.

Quanto al settore della costruzione e demolizione, è importante garantire che i materiali utilizzati nel processo di costruzione e manutenzione degli edifici e di altre opere di ingegneria civile provengano principalmente da materie (prime secondarie) riutilizzate o riciclate, e siano a loro volta preparati per essere riutilizzati o riciclati quando l’opera costruita è demolita. Di conseguenza, il regolamento delegato stabilisce criteri di vaglio tecnico per:

  • la costruzione di nuovi edifici;
  • la ristrutturazione di quelli esistenti;
  • la demolizione o lo smantellamento di edifici e altre strutture;
  • la manutenzione di strade e autostrade e
  • l’uso del calcestruzzo nei progetti di ingegneria civile.

Fondamentale, al riguardo, considerare la circolarità dei materiali e dell’opera costruita nella fase di progettazione e in tutte quelle successive, fino allo smantellamento: per questo i criteri di vaglio tecnico sono improntati ai principi della progettazione e della produzione circolari e all’uso circolare dei materiali utilizzati per la costruzione.

La quarta attività economica considerata dal legislatore comunitario riguarda «un’ampia serie di nuovi servizi sostenibili», modelli di «prodotto come servizio» (product-as-service) e soluzioni digitali che consentono di migliorare la qualità della vita, creare posti di lavoro innovativi e incrementare le conoscenze e le competenze: i relativi criteri di vaglio tecnico premiano le attività che prolungano la vita dei prodotti.

Per le “soluzioni digitali” (compreso l’uso di passaporti digitali dei prodotti, che possono fornire dati in tempo reale sull’ubicazione, sulle condizioni e sulla disponibilità di un articolo e aumentare la tracciabilità dei materiali, migliorando in tal modo la conservazione del valore in ogni decisione di progettazione, fabbricazione e consumo), i relativi criteri di vaglio tecnico rendono più trasparenti ed efficienti il monitoraggio e l’azione di contrasto nel settore ambientale, compreso il processo decisionale nella gestione integrata delle risorse idriche.

Il regolamento prevede, inoltre, i criteri di vaglio tecnico per tenere sotto controllo l’inquinamento causato:

  • da alcuni principi attivi farmaceutici (i criteri di vaglio tecnico per la fabbricazione di principi attivi e di medicinali mirano a promuovere la produzione e l’uso di sostanze già presenti in natura o classificate come facilmente biodegradabili);
  • dalle sostanze più nocive contenute nei prodotti per uso professionale o di consumo, che devono essere “progressivamente eliminate”, tranne nei casi in cui il loro uso si sia dimostrato essenziale per la società;
  • dalla gestione dei rifiuti pericolosi che presentano un rischio maggiore per l’ambiente e la salute umana rispetto ai rifiuti non pericolosi.  

Do No Significant Harm

Il regolamento analizza, quindi, i criteri di vaglio tecnico afferenti al principio «non arrecare un danno significativo» (DNSH, Do No Significant Harm), essenziali per assicurare che la classificazione delle attività ecosostenibili sia all’insegna dell’integrità ambientale.

Tali criteri devono:

  • essere tesi ad evitare che le attività economiche nuocciano al buono stato o al buon potenziale ecologico dei corpi idrici, comprese le acque di superficie e sotterranee, o al buono stato ecologico delle acque marine, imponendo di individuare e affrontare i rischi di degrado ambientale conformemente a un piano di gestione dell’uso e della protezione delle acque o alle strategie marine degli Stati membri.
  • essere elaborati secondo le caratteristiche specifiche di ciascuna attività economica, affinché queste non conducano a inefficienze nell’uso delle risorse né comportino una dipendenza da modelli di produzione lineare, e affinché si riducano o si evitino i rifiuti e quelli inevitabili siano gestiti conformemente alla gerarchia dei rifiuti.
  • garantire che, anche in assenza dell’obbligo di procedere a una valutazione dell’impatto ambientale o a un’altra opportuna valutazione, le attività non comportino la perturbazione, la cattura o l’uccisione di specie giuridicamente protette o il deterioramento di habitat giuridicamente protetti.

Il riesame periodico dei criteri

Affinché l’applicazione del regolamento che favorisce gli investimenti sostenibili evolva con gli sviluppi scientifici, tecnologici, strategici e del mercato, il legislatore comunitario ha previsto che i criteri di vaglio tecnico debbano essere riesaminati periodicamente e, se del caso, modificati per quanto riguarda le attività che si ritiene contribuiscano in modo sostanziale all’uso sostenibile e alla protezione delle acque e delle risorse marine, alla transizione verso un’economia circolare, alla prevenzione e alla riduzione dell’inquinamento, alla protezione e al ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Fonte: Regolamento delegato UE 2023/2486 (GU UE 21 novembre 2023)

Contenuto riservato agli abbonati.
Vuoi consultarlo integralmente? Abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.
Quotidianopiù è anche su WhatsApp! Clicca qui per iscriverti gratis e seguire tutta l'informazione real time, i video e i podcast sul tuo smartphone.

© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.

Vedi anche

Speciali Environmental, Social, Governance

Sostenibilità aziendale: un nuovo modello di business

La sostenibilità non è più un’opzione: dinnanzi alla graduale perdita di fiducia in una crescita economica senza limiti che si fa ogni giorno più manifesta, dell’impatto che l’..

di Eleonora Montani - Avvocato, Direttore corso Sostenibilità e Modelli 231 SDA Bocconi

Registrati gratis

Per consultare integralmente tutte le news, i podcast e i video in materia di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale, la rassegna stampa del giorno e ricevere quotidianamente la tua newsletter

Iscriviti alla Newsletter

Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione

Funzionalità riservata agli abbonati

Per fruire di tutte le funzionalità e consultare integralmente tutti i contenuti abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.

Trovi interessante questo video?

Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o contatta il tuo agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.

Ricerca Vocale

Clicca sul microfono per cominciare a registrare il messaggio.

“ ”