lunedì 06/11/2023 • 06:00
La nuova disciplina prevede la possibilità di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti per attività di ricerca, sviluppo e innovazione e istituisce un apposito Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni.
redazione Memento
È approdato in Gazzetta Ufficiale il DPCM in materia di certificazione attestante la qualificazione delle attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione ai fini del credito d'imposta di cui alla L. 160/2019, cc. 200 ss. (DM 15 settembre 2023; GU 4 novembre 2023 n. 258). La nuova disciplina consentirà ai soggetti d'impresa interessati di avvalersi della facoltà di richiedere una certificazione preventiva attestante la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, nonché delle attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica ai fini dell'applicazione ai fini dell'applicabilità del credito di imposta ovvero ai fini della maggiorazione dell'aliquota del credito d'imposta. La certificazione dovrà riportare ogni informazione utile sull'adeguatezza delle capacità organizzative e delle competenze tecniche dell'impresa rispetto agli investimenti effettuati o programmati, la descrizione analitica dei progetti e sotto progetti realizzati o in fase di avvio o realizzazione, nonché le motivazioni tecniche sulla base delle quali vengono attestati i requisiti per l'ammissibilità al credito d'imposta o il riconoscimento della maggiorazione di aliquota. Sulla correttezza delle certificazioni rilasciate vigilerà il Ministero delle imprese e del Made in Italy. Il decreto, inoltre, istituisce, presso la Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le PMI del MIMIT, l'Albo dei soggetti abilitati al rilascio delle certificazioni. Potranno iscriversi all'Albo le persone fisiche in possesso di un titolo di laurea idoneo rispetto all'oggetto della certificazione, le imprese che svolgono professionalmente servizi di consulenza aventi ad oggetto progetti di ricerca sviluppo e innovazione, oltre ai centri di trasferimento tecnologico in ambito Industria 4.0 i centri di competenza ad alta specializzazione, i poli europei dell'innovazione digitale (EDIH e Seal of Excellence), le università statali, le università non statali legalmente riconosciute e gli enti pubblici di ricerca. Fonte: DM 15 settembre 2023 GU 4 novembre 2023 n. 258
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