mercoledì 20/09/2023 • 06:00
Il DPCM attuativo dell’art. 23 del DL Semplificazioni chiarisce gli aspetti di dettaglio relativi all’albo dei certificatori, il contenuto della certificazione delle attività di ricerca e sviluppo, nonché l’attività di vigilanza svolta dal Ministero.
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Con comunicato stampa del 19 settembre 2023, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, informa di aver firmato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri volto a favorire l’applicazione, in condizioni di certezza operativa da parte delle imprese, del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, in attività di innovazione tecnologica e in attività di design e ideazione estetica.
Nel dettaglio, l'art. 23 del DL “Semplificazioni” convertito (L. 122/2022) ha introdotto la possibilità per le imprese di avvalersi di un'apposita certificazione attestante la qualificazione delle attività degli investimenti effettuati o da effettuare ai fini della loro classificazione nell'ambito dell'attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica, di design e di innovazione estetica ammissibili al beneficio.
A tale fine, il comma 3 dell'art. 23 ha stabilito che un DPCM, da emanarsi entro 30 giorni avrebbe chiarito gli aspetti di dettaglio della disciplina.
Il decreto attuativo in questione è stato adottato e si occupa di regolare:
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