venerdì 20/10/2023 • 14:45
In occasione del Congresso Nazionale dei Commercialisti, il CNDCEC ha trattato il cambiamento dei controlli centrato su una collaborazione preventiva con l’amministrazione fiscale. Inoltre, il CNDCEC ha affrontato alcuni temi legati alla mediazione e al PNRR.
redazione Memento
Delega fiscale e rivoluzione nei controlli Il CNDCEC, con un comunicato stampa del 19 ottobre 2023, analizza il cambio di paradigma nei controlli fiscali, senza dubbio il passaggio più strategico della delega fiscale. L’introduzione del concordato preventivo biennale per Pmi e lavoratori autonomi e l’ampliamento della platea ammessa al regime di adempimento collaborativo comporteranno una vera e propria rivoluzione nei controlli, posto che si passerà da una logica di controlli ex-post a una di collaborazione preventiva con l’amministrazione fiscale. Questa svolta nella lotta all’evasione necessariamente affiderà ai commercialisti un ruolo da protagonisti per giungere al processo di certificazione qualificata previsto dalla legge delega che, soprattutto in materia di cooperative compliance, sarà decisivo per poter ampliare la platea dei soggetti interessati all’istituto. Tutto ciò richiederà anche l’implementazione di percorsi formativi che portino ad affinare un linguaggio comune con gli organi dell’Amministrazione Finanziaria. Come superare la mediazione Con un altro comunicato stampa del 19 ottobre 2023, il CNDCEC sottolinea le criticità che caratterizzano gli istituti del reclamo e della mediazione, legate al fatto che la loro gestione è rimessa allo stesso ente impositore che ha emesso l’atto impugnato. La delega fiscale potrebbe costituire l’occasione per sostituire tali istituti con un’ipotesi di conciliazione anticipata su iniziativa del giudice. Tale soluzione va ovviamente valutata con estrema attenzione e può trovare una sua più logica legittimazione e giustificazione in particolar modo se il legislatore delegato darà effettiva e completa attuazione al criterio direttivo in cui si prevede il rafforzamento degli istituti del contraddittorio preventivo e dell’autotutela. A tal fine, sarebbe opportuno prevedere l’obbligo di attivare un contraddittorio orale, un incontro, anche a distanza, tra contribuente e amministrazione finanziaria nel quale poter discutere anche di quanto già eventualmente eccepito dal contribuente tramite la produzione di una memoria scritta. La procedura di mediazione potrebbe essere trasferita all’interno del giudizio di primo grado. PNRR e certificazione dei progetti Con il comunicato stampa del 20 ottobre 2023, il CNDCEC ha condiviso la necessità di trattare d’ora in avanti il tema PNRR in un’ottica “qualitativa” più che “quantitativa” della spesa, rendendo più attrattivi gli investimenti. Ogni progetto andrebbe definito come se si trattasse di un piano industriale, soffermandosi sulla fase della programmazione dell'investimento da realizzare. In questo scenario, il ruolo dei commercialisti può essere determinante per il successo del PNRR in un percorso di certificazione dei progetti su due livelli: il primo livello riguarderebbe l’attestazione di solidità e solvibilità degli operatori economici; il secondo livello potrebbe riguardare l’impatto dell’investimento in termini ambientali e sociali.
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