lunedì 18/09/2023 • 06:00
La Strategia Nazionale Biodiversità 2030 conferma la Vision al 2050 della precedente Strategia: 2 obiettivi strategici declinati in 8 ambiti di intervento, ognuno suddiviso in 7 punti ai quali vengono associati i vettori, ambiti trasversali di azione per rafforzare e concorrere al raggiungimento degli obiettivi della SNB 2030.
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"Il testo della nuova Strategia Nazionale per la Biodiversità al 2030 (SNB 2030) rappresenta il risultato di un lungo processo partecipato di studio, confronto, allineamento, consultazione, valutazione, revisione e redazione”.
Partecipazione, confronto, armonia, controllo e miglioramento sono le keywords – dirette ed indirette – contenute nelle parole che precedono il sommario della SNB 2030, la Strategia Nazionale per la Biodiversità, da poco adottata dal MASE, “un passo molto importante per il dispiegamento delle azioni di tutela e sviluppo della biodiversità del nostro Paese”, come ha commentato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
“Le esigenze di tutela ecologica devono però essere armoniche con le esigenze e la vita delle comunità, nell’ottica di una sostenibilità che sia certamente ambientale ma inevitabilmente anche sociale ed economica”. |
“L’ampia partecipazione agli organismi previsti dalla strategia sottolinea come la tutela della biodiversità debba essere coniugata con le attività del Paese e puntare anche al mondo dei giovani, i più sensibili alle istanze della Natura di cui saranno i futuri custodi”. |
I valori della biodiversità e la necessità di un cambio di marcia
L’esperienza fornita dalla precedente strategia (la SNB 2020) ha evidenziato:
Il IV Rapporto su “Il Capitale Naturale in Italia”, infatti, ha:
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La visione strategica della SNB 2020: “la biodiversità e i servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono conservati, valutati e, per quanto possibile, ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché possano continuare a sostenere in modo durevole la prosperità economica e il benessere umano nonostante i profondi cambiamenti in atto a livello globale e locale”. |
La strategia pone i “molteplici valori della biodiversità” (la cui tutela è stata di recente inserita nella nostra Costituzione) alla base della necessità di cambiare marcia:
La strategia, le strategie e le sinergie
La necessità di “preservare e arricchire il capitale naturale e gli ecosistemi per garantire la resilienza dei nostri sistemi socio-economici e culturali”, unita alla stretta interconnessione tra sviluppo sostenibile, contrasto ai cambiamenti climatici e conservazione della biodiversità, sono riconosciuti dai diversi impegni internazionali cui l’Italia ha aderito, a partire dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, dove il raggiungimento degli obiettivi relativi all’ambiente è considerato condizione necessaria per il raggiungimento di tutti gli altri obiettivi.
L’Italia per la biodiversità globale |
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Nel perimetro tracciato in seno a policy e posizioni UE, si sottolinea nella SNB 2030, “l’Italia è in prima fila sul piano regionale e globale per l’adozione di una programmazione efficace ed ottenere obiettivi e indicatori misurabili, in grado di intensificare l’impegno della Comunità Internazionale e dei singoli paesi contro la perdita di biodiversità, e di ridurre e invertirne il declino”. Tale impegno viene declinato nelle diverse forme di partecipazione del Nostro Paese alle varie convenzioni, tratti e forme di collaborazione con altri Paesi, sintetizzate in un capitolo finale:
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Consapevole del ruolo e dell’importanza degli enti territoriali nella concreta e fattiva traduzione degli obiettivi strategici nazionali in azioni, il MiTE (ora MASE):
La SNB, inoltre, tiene conto del valore della biodiversità per il contrasto ai cambiamenti climatici, la salute e l’economia, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e si integra ad altri strumenti strategici nazionali.
Struttura della SNB 2030: dagli obiettivi ai “vettori”
La SNB 2030 conferma la Vision al 2050 della precedente Strategia: “la biodiversità e i servizi ecosistemici, nostro capitale naturale, sono conservati, valutati e, per quanto possibile, ripristinati, per il loro valore intrinseco e perché possano continuare a sostenere in modo durevole la prosperità economica e il benessere umano nonostante i profondi cambiamenti in atto a livello globale e locale”.
La struttura è articolata: i due obiettivi strategici sono declinati in otto ambiti di intervento, ognuno dei quali è suddiviso in sette punti e ad ognuno dei quali vengono associati i “vettori”, ambiti trasversali di azione che possono facilitare, rafforzare e concorrere al raggiungimento degli obiettivi della SNB 2030.
Obiettivo strategico |
Ambito di intervento |
I sette punti di ogni ambito di intervento |
I vettori |
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Obiettivo Strategico A: Costruire una rete coerente di aree protette terrestri e marine, declinato in 1 Ambito di intervento |
Aree protette |
Obiettivi Specifici
Quadro conoscitivo/contesto
Principali strumenti
Soggetti attuatori/coinvolti
Indicatori
Fonti di finanziamento
Azioni e sub Azioni |
Costruire una società per la biodiversità
Finanziare la biodiversità
Migliorare conoscenze, istruzione, educazione |
Obiettivo Strategico B: Ripristinare gli ecosistemi terrestri e marini declinato in 7 Ambiti di intervento |
Specie, Habitat ed Ecosistemi |
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Cibo e sistemi agricoli, Zootecnia |
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Foreste |
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Verde urbano |
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Acque interne |
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Mare |
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Suolo |
L’attuazione della SNB 2030 richiede un approccio multidisciplinare, una governance attiva ed una costante ed efficace verifica delle azioni intraprese, la corresponsabilità dell’attuazione e, di conseguenza, una partecipazione più attiva e propositiva.
Ogni obiettivo strategico è suddiviso in obiettivi specifici, ad ognuno dei quali corrispondono azioni e sotto-azioni da implementare.
Per quanto riguarda la costruzione di una rete coerente di aree protette, la SNB 2030 sottolinea l’importanza non solo di migliorare anche la governance e gli strumenti di gestione, pianificando obiettivi di gestione chiari e misurabili, applicando le più opportune misure di gestione, garantendo un attento monitoraggio che permetta di verificarne l’efficacia, in un’ottica di gestione adattativa, ma anche di sviluppare e applicare nuove e innovative forme di finanziamento della biodiversità.
In relazione al ripristino degli ecosistemi terrestri e marini, invece, occorrerà – fra l’altro – rafforzare il livello di attuazione della legislazione vigente in materia di conservazione di specie e habitat, definire un piano nazionale di ripristino che favorisca interventi che rispondano in modo sinergico alle diverse direttive dell'UE, ridurre le pressioni sugli habitat e le specie, implementare le conoscenze sulla biodiversità specifica terrestre e marina anche a livello tassonomico e, infine, assicurare che gli ecosistemi siano sempre utilizzati in modo sostenibile.
I vettori di biodiversità
I vettori di biodiversità sono “ambiti trasversali di azione che facilitano, rafforzano e concorrono al raggiungimento degli obiettivi della SNB 2030”.
Il primo – «Costruire una nuova società per la biodiversità» – intende:
Il secondo – «Finanziare la sostenibilità» – mira a mobilitare fondi a favore della biodiversità e a promuovere l’economia circolare.
L’Economia circolare rappresenta uno strumento fondamentale di tutela del Capitale Naturale per cui, come evidenziato dal IV Rapporto sul Capitale Naturale, sarà importante:
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Il terzo – «Migliorare conoscenze, istruzione, educazione» – infine, prevede un ampio coinvolgimento delle categorie di diversi settori per poter ottenere risultati concreti e duraturi: per fare ciò, sarà necessario migliorare le conoscenze scientifiche e promuovere la biodiversità, sostenere la ricerca, garantire l’aggiornamento e unire una comunicazione all’altezza, in grado, anche per questo verso, di coinvolgere.
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