venerdì 25/08/2023 • 06:00
La programmazione delle ferie, spesso considerata una necessità meramente organizzativa, è una questione importante per i datori di lavoro, dato che favorisce il recupero delle energie del lavoratore ed evita il pagamento dei contributi per le ferie residue e l’accumulo di un rateo legato alla retribuzione del lavoratore. Questo il tema dell'episodio 7 dello Speciale video di Massimo Brisciani.
Sembra lo slogan di un tour operator, ma in realtà la programmazione delle ferie è una questione di vitale importanza per i datori di lavoro. Spesso considerata una necessità meramente organizzativa, funzionale alla continuità della produzione o dei servizi, la programmazione delle ferie risponde in realtà a 3 esigenze essenziali: favorire il recupero delle energie psico-fisiche del lavoratore e quindi assicurare il suo benessere e la sua salute; evitare di dover corrispondere i contributi all’INPS sul valore retributivo delle ferie residue non godute entro il termine di legge o di contratto collettivo; evitare l’accumulo di un rateo il cui valore è destinato ad aumentare sempre più per effetto della progressione retributiva stabilita dai contratti collettivi o dalla dinamica salariale del lavoratore. Un caso particolare riguarda i dirigenti e dipendenti c.d. apicali. L'episodio è disponibile anche in versione podcast su Spotify, sul canale di QuotidianoPiù Giuffrè Francis Lefebvre.
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