venerdì 11/08/2023 • 06:00
La possibilità di svolgere attività lavorativa sia in Italia sia in altri Stati rappresenta un'opportunità per il datore di lavoro ma anche per il lavoratore favorita dalla normativa internazionale di sicurezza sociale nell'ambito dell'Unione Europea.
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Le imprese che si internazionalizzano possono contare sulla possibilità di impiegare lo stesso dipendente in due o più Stati. Il caso potrebbe essere per esempio quello di un responsabile finanziario che lavora per lo stesso datore di lavoro sia in Italia, sia in un altro Stato dell'UE ove si reca regolarmente per una o due volte la settimana. La richiamata possibilità di lavorare in due o più Stati rappresenta un fenomeno crescente, facilitato da servizi di trasporto ad alta velocità a costi contenuti, ma anche dalla tecnologia che consente di svolgere da remoto una serie di attività che normalmente vengono rese da una sede di lavoro. Il fenomeno viene favorito nell'ambito dei Paesi in cui trova applicazione il Regolamento europeo sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, Reg. 883/2004, che garantisce attraverso una serie di disposizioni l'unicità della legislazione previdenziale applicabile ai lavoratori impegnati in più Stati. In altri termini le norme di diritto internazionale, contenute nel richiamato regolamento, consentono al lavorare che presta attività in più Stati di pagare i contributi in un solo Stato, individuato in applicazione di articolate disposizioni il...
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