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martedì 18/07/2023 • 06:00

Fisco DAL CNDCEC

PMI, i Commercialisti spiegano come prevenire le difficoltà

Pubblicato il documento “Prevenire e gestire le difficoltà dell'impresa. Vademecum per le piccole e medie imprese” che si occupa di “assetti adeguati”, composizione negoziata e dialogo con i creditori finanziari.

a cura di

redazione Memento

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  • Tempo di lettura 2 min.
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Saper cogliere tempestivamente i segnali di difficoltà dell'impresa per porre in essere una serie di azioni che, proprio perché intervengono subito, spesso permettono di superare le difficoltà, evitando che sfocino in una vera e propria crisi. È questo il fine ultime del nuovo documento “Prevenire e gestire le difficoltà dell'impresa. Vademecum per le piccole e medie imprese” predisposto dal Consiglio nazionale dei commercialisti con la Fondazione ADR commercialisti, l'Università di Firenze e la Fondazione CR del capoluogo toscano.

Il “Vademecum” illustra in modo sintetico le novità, derivanti prevalentemente dall'entrata in vigore, il 15 luglio 2022, del nuovo Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, con un linguaggio semplice e con specifico riguardo alle peculiarità delle piccole e medie imprese. In particolare, tratta tre argomenti:

  • gli “assetti adeguati”. Come spiegato, dai Commercialisti, la legge, partendo dall'ovvia constatazione che le difficoltà dell'impresa, se non affrontate tempestivamente, possono arrecare danno anche a terzi, impone all'imprenditore di adottare una struttura organizzativa che funzioni da “sistema antincendio”, capace di rilevare tempestivamente i segnali di difficoltà e di consentire di reagire in modo efficace. Il Vademecum spiega in cosa consiste questa struttura;
  • la composizione negoziata. Nel 2021 è stato introdotto un nuovo strumento, la composizione negoziata, che non è una “procedura”, ma un percorso che consente al debitore, in caso di difficoltà, di avviare, con l'ausilio di un esperto indipendente, una trattativa con i creditori e/o con le controparti contrattuali, al fine di trovare una soluzione concordata tutte le volte che sia possibile. In questo percorso il giudice entra solo se è il debitore a volerlo, per ottenere protezione da controparti impazienti o “aggressive”. Il Vademecum spiega in cosa consiste la composizione negoziata;
  • il dialogo con i creditori finanziari. Le banche non sono creditori qualsiasi: non solo perché esse sono importanti per ogni tentativo di ristrutturazione, ma anche perché esse sono soggette a regole molto precise e stringenti che le limitano nel dialogo con il debitore. Se un'impresa in difficoltà vuole dialogare con le banche (e con i creditori finanziari in genere), essa deve conoscere queste regole, pena non comprendere le motivazioni e gli obiettivi dei suoi interlocutori. Il Vademecum descrive in modo semplice le principali regole che le banche sono obbligate a seguire quando trattano con un cliente in difficoltà.

Fonte: Comunicato stampa CNDCEC 17 luglio 2023

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