sabato 15/07/2023 • 06:05
L’articolo 6 della delega fiscale, in tema di IRES, dispone la riduzione dell’aliquota per le imprese che, entro i due periodi d’imposta successivi a quello nel quale è stato prodotto il reddito, impieghino risorse in investimenti o anche in nuove assunzioni. L’art. 9 prevede, invece, una specifica disciplina fiscale relativa alla scissione societaria parziale.
Principi per la revisione del sistema di imposizione sui redditi delle società ed enti L'articolo 6 del disegno di legge delega parla di principi e criteri direttivi per la revisione del sistema di imposizione sui redditi delle società ed enti, cioè del regime IRES. Ovviamente va letto in connessione con l'articolo 8, che si pone l'obiettivo di sostituire l'IRAP con una sovraimposta determinata secondo le regole dell'IRES. Già questo sarà un sollievo per i contribuenti e i consulenti, in quanto l'imposta regionale obbliga a gestire anche un “terzo binario” per passare dal risultato di bilancio al valore della produzione netta, su cui calcolare questo tributo. Il primo problema affrontato dal Parlamento riguarda la quantificazione dell'IRES in senso incentivante: la lettera a) prevedeva un riferimento generico non solo agli investimenti, ma anche alle assunzioni. Di fatto si possono considerare elementi contrapposti, perché chi investe nei macchinari lo fa di regola per ridurre il fabbisogno di manodopera. Pertanto viene introdotto un terzo criterio: senza necessità di assumere, si potrà beneficiare dell'incentivo in presenza di schemi stabili di partecipazione dei dipendenti agli utili. La nuova lettera a-bis) indica un'ulteriore alternativa: la rinascita del super-ammortamento per gli investimenti qualificati o la superdeduzione dei costi del personale di nuova assunzione. Dalla scissione societaria parziale alla semplificazione delle agevolazioni per il Mezzogiorno: le novità Passando all'articolo 9, oltre alle innovazioni relative all'avvicinamento dei valori fiscali a quelli civilistici, troviamo alla lettera c-ter) l'ipotesi di una specifica disciplina fiscale relativa alla scissione societaria parziale disciplinata dall'articolo 2506.1 del codice civile. Questa norma è stata introdotta dall'articolo 51 del D.Lgs. 2 marzo 2023, n. 19, in recepimento della direttiva (UE) 2019/2121, con la qualificazione, leggermente diversa, di “scissione mediante scorporo”. A differenza della scissione “tradizionale”, in cui la scissa perde patrimonio a favore dei soci, questa coincide con il nostro conferimento di azienda, già disciplinato fiscalmente dall'articolo 176 del TUIR. Un elemento da chiarire dovrà riguardare il trasferimento di responsabilità alla scissa, nel caso in cui il fisco debba agire per periodi di imposta anteriori all'operazione. La nuova norma della lettera c-quater) replica sostanzialmente le disposizioni fiscali dell'articolo 182 del TUIR, relativo alla tassazione ordinaria durante le fasi di liquidazione, con la possibilità di compensazione dei risultati successivi se questa fase si protrae per non più di tre o cinque periodi di imposta (rispettivamente soggetti IRES ed IRPEF). Il vero problema è dato dal principio contabile OIC5, che anticipa la rilevazione (stimata) delle plus o minusvalenze all'inizio della frazione di esercizio successiva all'apertura della liquidazione. A meno che non si intendesse (ma non è chiaro dalla formulazione della norma) dare rilevanza alle regole di OIC5, tanto più che comunque esiste un identico risultato finale. La lettera e-bis), sempre con la genericità di tutto il provvedimento, prevede la semplificazione delle agevolazioni fiscali per lo sviluppo economico del Mezzogiorno e la conseguente riduzione del divario territoriale. Queste agevolazioni saranno attribuite anche alle zone economiche speciali (ZES). Infine, la lettera g-bis) evidenzia la necessità di non disperdere le competenze professionali derivanti dalla formazione degli studenti in Italia. Si prevede anche la razionalizzazione degli incentivi per il rientro delle persone formate in Italia ed occupate all'estero.
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
La Camera ha approvato il DDL delega al governo per la riforma fiscale con 182 sì, 97 no e 6 astenuti. Tra le novità le modifiche alle disposizioni per la riforma degli ..
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.