mercoledì 28/06/2023 • 17:00
Con la Circolare del 28 giugno 2023 n. 20, Assonime fornisce alcuni chiarimenti sul nuovo Patent box, focalizzando l’attenzione sui singoli aspetti della nuova agevolazione che hanno formato oggetto di specifici ed ulteriori chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate.
redazione Memento
Dopo la pubblicazione delle circolari n. 30 del 2021 e n. 19 del 2022, con cui Assonime ha esaminato le principali caratteristiche della nuova agevolazione ed il suo difficile coordinamento con il vecchio regime di Patent box che mantiene la propria operatività, a determinate condizioni, fino al periodo d'imposta 2024, e dopo la pubblicazione della consultazione n. 5 del 2023, con la Circolare del 28 giugno 2023 n. 20, Assonime evidenzia come la scelta di porre in consultazione la bozza di circolare e lo schema di provvedimento si sia dimostrata particolarmente opportuna ed efficace. Difatti, secondo Assonime, il dialogo istituzionale tra Agenzia delle Entrate, associazioni di categoria, esperti ed operatori del settore ha permesso di riesaminare alcune posizioni interpretative espresse nella bozza di circolare e formulare ulteriori valutazioni e precisazioni apprezzate da tutti. Nel dettaglio, con la Circolare in commento, Assonime fornisce alcuni chiarimenti sul nuovo Patent box (introdotto dall'art. 6 DL 146/2021), focalizzando l'attenzione sui singoli aspetti della nuova agevolazione che hanno formato oggetto di specifici ed ulteriori chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate. Assonime si sofferma su: la proroga di sei mesi concessa dal Provvedimento del 2023; l'opzione per i beni complementari; le esclusioni soggettive; il transito dal vecchio al nuovo Patent box; il concetto di utilizzo dell'IP; la nozione di soggetto investitore; la registrazione del software presso la SIAE; la natura dei costi che danno diritto alla maggiorazione del 110%; il cumulo con il credito d'imposta ricerca e sviluppo; la documentazione idonea. Si ricorda che l'attuale disciplina del Patent box, per come integralmente riformata a seguito dell'entrata in vigore del DL 146/2021, ha posto il problema della coesistenza tra il vecchio regime del Patent box (di cui alla L. 190/2014) con il regime di cui all'art. 6 DL 146/2021, consistente, a differenza del precedente, in una deduzione del 110% delle spese sostenute in relazione alle attività di ricerca e sviluppo svolte.
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Maurizio Nastri
- Dottore Commercialista, Partner Studio Gnudi A.P.Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
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