martedì 06/06/2023 • 10:38
L'Agenzia delle Entrate, con la risposta n. 341 del 5 giugno 2023, ha chiarito che ai fini IVA i buoni spesa emessi dal supermercato a favore di soci e clienti sono equiparabili ai buoni sconto e, quindi, devono essere decurtati dalla base imponibile.
redazione Memento
Con la risposta n. 341 del 5 giugno 2023, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito che i buoni spesa emessi da una società di grande distribuzione nell'ambito della propria attività promozionale a favore dei propri soci e clienti devono essere decurtati dalla base imponibile ai fini del calcolo dell'IVA. I suddetti buoni spesa, infatti, ai fini IVA presentano le caratteristiche e producono gli effetti dei buoni sconto, in quanto danno diritto al portatore a una riduzione del prezzo della spesa per l'importo indicato sullo stesso buono e, di conseguenza, alla riduzione della base imponibile di pari valore al netto dell'IVA, a favore della società. Essendo i buoni spesa finalizzati ad ottenere una riduzione sul prezzo di acquisto e non includendo uno specifico diritto a ricevere beni o servizi, non rientrano nell'ambito oggettivo di applicazione della normativa dei voucher monouso e multiuso (di cui all'art. 6 bis e s. DPR 633/72). Per la corretta fatturazione, si ricorda che gli sconti/abbuoni, ai fini IVA, costituiscono delle riduzioni di prezzo che comportano la variazione dell'importo fatturato dal cedente del bene. Pertanto, gli sconti immediatamente applicabili sono esposti direttamente in fattura, in modo tale che l'importo che ne risulta rappresenta l'effettivo corrispettivo (Ris. AE 7 febbraio 2008 n. 36/E). Diversamente, se le condizioni contrattuali che prevedono l'applicazione di sconti/abbuoni si verificano successivamente all'emissione della fattura, il cedente deve emettere una nota di credito nei confronti del cliente (art. 26 c. 2 DPR 633/72). Nel caso di specie, la società istante nell'ambito della propria attività promozionale a favore di soci e clienti, a fronte di una soglia di spesa minima/di una soglia di spesa massima o anche senza soglia, emette buoni di importo determinato spendibili presso i propri punti vendita. Il buono spesa può avere sia forma cartacea che digitale o anche essere erogato in modalità cash back sulla carta dei soci. Come chiarito dall'AE, anche se denominati buoni spesa, ai fini IVA trattasi di buoni sconto, pertanto la base imponibile sarà determinata al netto degli sconti previsti dal buono e applicati direttamente in fattura al cliente. Fonte: Risp. AE 5 giugno 2023 n. 341
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