lunedì 05/06/2023 • 15:36
Con il comunicato stampa del 5 giugno 2023, il CNDCEC informa che la spesa indotta dal Superbonus 110% per gli anni 2021 e 2022, cioè investimenti aggiuntivi nel settore costruzioni e, per il sistema delle interconnessioni settoriali, in tutti gli altri settori dell’economia, è pari a 96 miliardi di euro.
redazione Memento
La spesa indotta dal Superbonus 110% per gli anni 2021 e 2022 è pari a 96 miliardi di euro. A tale spesa indotta corrisponde un costo lordo per lo Stato, rappresentato dalle detrazioni fiscali maturate in aggiunta a quelle ordinarie, pari a poco più di 97 miliardi di euro. Di conseguenza, anche se in un orizzonte temporale più ampio corrispondente a circa un quinquennio, si stima un incremento di PIL di quasi 91 miliardi di euro e di gettito fiscale di circa 37 miliardi di euro. Pertanto, a regime, il costo netto per lo Stato del Superbonus 110% è stimato pari a 60 miliardi di euro e, quindi, nettamente inferiore all’incremento del PIL. È quanto emerge da uno studio del Consiglio e della Fondazione nazionale dei commercialisti, che aggiorna con i dati disponibili al 31.12.2022 il precedente pubblicato sullo stesso tema a dicembre dello scorso anno, basato su un modello teorico appositamente elaborato. Secondo Elbano de Nuccio il documento rappresenta un contributo tecnico che può orientare il decisore politico a riconsiderare il meccanismo della cessione del credito anche nell’ambito della proposta avanzata dal Consiglio Nazionale di inserire, per gli anni 2024 e 2025, un superbonus “sostenibile”, mirato cioè agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici meno performanti sotto tale profilo e realizzati su grandi condomini, immobili destinati a edilizia residenziale pubblica e a beneficio dei soli nuclei familiari meno abbienti. Parte delle risorse potrebbero essere destinate anche alle imprese, attraverso meccanismi di detrazione fiscale o di riconoscimento di crediti di imposta connessi all’installazione di sistemi di autoproduzione di energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili, in particolare di quella solare fotovoltaica. Attraverso il modello teorico del Consiglio e della Fondazione nazionali, aggiunge Salvatore Regalbuto, stimiamo un impatto molto positivo dei bonus edilizi, in particolare del Superbonus 110%, sugli investimenti in edilizia e, quindi, sul PIL, oltre che sull’occupazione. Sebbene non si possa dire che le agevolazioni in edilizia si ripaghino totalmente, si può certamente asserire che tali agevolazioni hanno una elevata capacità di attivazione economica e fiscale con importanti ricadute in termini ambientali e occupazionali e anche sui fondamentali di finanza pubblica. Fonte: Comunicato stampa CNDCEC 5 giugno 2023
© Copyright - Tutti i diritti riservati - Giuffrè Francis Lefebvre S.p.A.
Vedi anche
Dal report pubblicato dall'Enea emerge che le modifiche volute dal legislatore in sede di conversione del DL 11/2023 hanno avuto come conseguenza il rallentamento dell’u..
Approfondisci con
Dopo la chiusura della possibilità di opzione per sconto in fattura e cessione del credito, stabilita dal DL 11/2023, sono state previste nuove aperture per le detrazioni derivati da interventi edili agevolati, compreso..
Michele Brusaterra
Rimani aggiornato sulle ultime notizie di fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti, professioni e innovazione
Per continuare a vederlo e consultare altri contenuti esclusivi abbonati a QuotidianoPiù,
la soluzione digitale dove trovare ogni giorno notizie, video e podcast su fisco, lavoro, contabilità, impresa, finanziamenti e mondo digitale.
Abbonati o
contatta il tuo
agente di fiducia.
Se invece sei già abbonato, effettua il login.